FORLì – La prima visita non si scorda mai. E immancabile, arriva la seconda. A raccontarlo è l’indagine sui visitatori del parco nazionale delle Foreste casentinesi, dove si sottolinea che il 90% dei rispondenti ha infatti visitato il Parco più volte e, nel 50% dei casi, lo ha fatto con la famiglia.

Lo studio, realizzato in collaborazione con Apt Servizi, è stato presentato a Santa Sofia, nel Cesenate, durante il Forum della Carta europea del turismo sostenibile. Il Parco nazionale delle foreste casentinesi ricopre un’area di oltre 36.000 ettari equamente distribuiti tra la Toscana e l’Emilia-Romagna. La sua caratteristica peculiare sono le antichissime foreste che lo ricoprono per oltre il 70% della superficie. Nel cuore dell’area protetta si trova la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la più estesa faggeta vetusta d’Italia entrata a far parte dal 2017 del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Sono sempre più utilizzati i canali digitali per informarsi sul Parco e sulle attività praticabili, in particolare il sito web e i social network. Il 40% ottiene stimoli e informazioni grazie al passaparola di amici e conoscenti. Circa la metà dei visitatori lo frequenta per fare attività di escursionismo, il 25% per puro interesse naturalistico e altri per il legame con il luogo, interesse culturale, sport. Le strutture scelte per il soggiorno sono un po’ di tutte le tipologie, con leggera prevalenza degli hotel (22,8%).

Le motivazioni di selezione delle struttura vedono in primis la bellezza dell’ambiente circostante e poi la vicinanza dei luoghi di interesse. Per otto turisti su dieci è importante trovare informazioni su escursioni e itinerari nel Parco, per il 43,7% che la struttura adotti sistemi di sostenibilità ambientale nei consumi energetici e nell’offerta di cibi biologici.

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