davidMichelangelo.jpgIl David di Michelangelo, custodito nella Galleria dell’Accademia di Firenze, non poggia su una piattaforma antisismica. Se ne è parlato spesso «ma non è mai stata realizzata». Lo sottolinea  Cecile Hollberg, direttrice del museo. Dal dicembre 2015, «da quando sono qui – sottolinea – ho cominciato ad informarmi su progetti e studi già fatti». Così è iniziata una serie di vertici: prima i docenti dell’Università di Firenze; poi il Getty Institute di Los Angeles «che visiterò per parlare proprio di questo argomento».  

Mettere in sicurezza il David In ballo c’è la messa in sicurezza: uno dei punti dirimenti per garantire la stabilità al capolavoro in caso di terremoto è la massa, cioè il peso del David. «Fin qui – spiega la direttrice – parliamo di sistemi di sicurezza per opere di massimo 800 chili, ma il David con il piedistallo pesa 5600 chili». La stazza in pratica diventa dirimente perché non stiamo parlando di gabbie ma di contromisure ad eventuali eventi sismici da installare «sotto il pavimento. Per questo è necessario valutare bene tutte le opzioni», anche quella di mantenere lo status quo se la realizzazione delle contro misure «risulta troppo rischiosa per l’opera».  

Quanto costa far diventare il David antisismico? Capitolo costi: in questa fase embrionale fare stime «è impossibile» tuttavia, conclude Hollberg, «i finanziamenti non sarebbero il problema. Ne ho parlato anche con il ministro Franceschini, sono sicura che avremo supporto dalle istituzioni».

 

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