Aliquota Imu all’1,5 per mille per gli immobili agricoli grazie alla fattiva collaborazione tra amministrazione comunale e associazioni di categoria. E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi un documento del tavolo agricolo comunale di Asciano formato da Comune, Coldiretti Siena, Cia Siena e Unione Provinciale Agricoltori, che sancisce l’abbassamento dello 0,5 per mille sull’aliquota Imu attinente agli immobili agricoli. «Si tratta di un segnale di forte attenzione al mondo agricolo – ha sottolineato Silvia Fregoli, assessore alle attività produttive del Comune di Asciano – che per il nostro territorio, oltre a rappresentare un’importante risorsa economica e sociale, è il motore di sviluppo per superare la crisi economica in atto. Un provvedimento concertato e condiviso a lungo da entrambi le parti dopo le forti preoccupazioni espresse dagli operatori agricoli. Il frutto di una fattiva collaborazione già avviata da tempo e che, sono certa, potrà proseguire un cammino comune di valorizzazione del mondo agricolo. Esprimo estrema soddisfazione – ha concluso l’assessore Fregoli – per la disponibilità dimostrata dalle associazioni di categoria e per la ricezione della nostra forte attenzione al comparto agricolo, lavorando ancora in maniera sinergica i frutti di un lavoro comune saranno ancora molti».
Nel documento del tavolo agricolo comunale si affrontano altre importanti questioni legate al settore. “L’Amministrazione Comunale di Asciano e le associazioni di categoria considerano indispensabile che si attuino interventi immediati sulla politica agricola comune europea – si legge nel documento – non aspettando il dispiegarsi degli effetti del nuovo piano 2014-2020 ancora in discussione al Parlamento Europeo.  Questo sarà comunque di straordinaria importanza dato che accompagnerà i nostri agricoltori in un'era nuova, in cui la volatilità diventerà un fenomeno sistematico e gli agricoltori avranno bisogno di strumenti nuovi per gestire una situazione inedita quanto difficile per cui ci appelliamo al Governo Italiano perché segua con massima attenzione il percorso tenendo conto delle specificità dell’agricoltura italiana. Sottolineano inoltre la necessità che si tenga come punto di riferimento di qualsiasi politica agricola il presidio attivo del territorio quale elemento essenziale di sviluppo rurale, che si consideri prioritaria la tracciabilità dei prodotti e che sia principio basilare una produzione rispettosa dell’ambiente”.

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