VOLTERRA – Al via a Volterra (Pisa), gli scavi all’anfiteatro romano, monumento venuto alla luce in maniera del tutto casuale nel 2015 durante i lavori di bonifica di un fosso.

Gli scavi, dopo una serie di problemi burocratici che ne hanno fermato l’avvio durante l’estate, si protrarranno per tre mesi e saranno condotti da un pool di nove archeologi, coordinati dalla funzionaria della soprintendenza archeologica di Pisa e Livorno Elena Sorge, da nove operai e da un topografo.

La campagna di scavo (la quinta dalla scoperta del monumento di età romana), conta su un finanziamento regionale pari a 250 mila euro, su risorse ministeriali pari a 200 mila euro e su un contributo di 50 mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. I lavori si concentreranno su una galleria venuta alla luce nel settembre 2020, utilizzata probabilmente per smistare il pubblico nel cui ventre è stata già tolta la terra franata, e che vedrà scendere in campo la ditta Soing per nuove prospezioni nel cuore dell’enorme corridoio. Ma la campagna andrà a sondare anche la parte a Sud del monumento, ovvero dove si trova la prima porzione venuta alla luce nel 2015, con un ampliamento dell’area di scavo che sarà mirato anche a completare lo scavo stesso del quarto anello della struttura.

Intanto il Comune di Volterra parteciperà alla Giornata degli Etruschi, iniziativa promossa dalla Regione Toscana e finanziata dal consiglio regionale toscano. Volterra parteciperà con il progetto ‘Velathri Volaterrae: dalla città etrusca al municipio romano’, realizzato in stretta collaborazione con la soprintendenza archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Pisa e Livorno, l’istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’università di Pisa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, il comitato organizzatore del convegno Velathri Volaterrae e il consorzio turistico Volterra Valdicecina. L’iniziativa è stata pensata per promuovere all’interno di un contesto regionale la conoscenza delle molteplici realtà archeologiche di Volterra, a partire dalle numerose nuove emergenze etrusche riportate in luce negli ultimi anni, per terminare con la transizione della città a municipio romano. L’organizzazione ha previsto due giorni di eventi, il 16 e 17 settembre. Il primo evento, giovedì 16 settembre, prevede una serie di visite guidate dagli archeologici che conducono gli scavi in due importanti cantieri di ricerca: lo scavo dell’università di Pisa alla necropoli etrusca in località Le Colombaie e lo scavo dell’anfiteatro di Volterra condotto dalla soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno. Le visite guidate prevedono la prenotazione obbligatoria e il Green Pass: per prenotare è necessario contattare il consorzio turistico al numero 0588-86099 o scrivendo a info@volterratur.it. La partecipazione è gratuita. Il secondo evento è previsto per il giorno successivo, venerdì 17 settembre, quando si terrà la presentazione del volume ‘Velathri Volaterrae. La città etrusca e il municipio romano’, atti del convegno tenuto a Volterra nel settembre 2017, pubblicato nella biblioteca di Studi Etruschi a cura di Marisa Bonamici ed Elena Sorge. La presentazione degli atti del convegno sarà l’occasione per ripercorrere le numerose scoperte archeologiche che negli ultimi anni hanno cambiato il panorama dell’antica Velathri. Le visite guidate allo scavo della necropoli in località Le Colombaie si terranno il 16 settembre dalle 10 alle 17, mentre le visite all’anfiteatro sono in programma, ancora il 16 settembre, dalle 15 alle 17.30.

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