Trent’anni e non sentirli. L’Associazione Arci I° maggio di Asciano ha raggiunto questo storico traguardo attraverso un lungo percorso fatto di idee, impegno e volontariato.

Cenni storici Erano infatti i primi anni ottanta, già nel secolo scorso, quando un gruppo di volenterosi abitanti di Asciano Scalo, avendo chiuso l’unico bar presente in zona, proposero l’idea di costituire un luogo ricreativo. Zona in cui peraltro già erano ubicati una chiesa, intitolata non a caso a san Giuseppe Artigiano, protettore dei lavoratori, la stazione ferroviaria, un piccolo negozio della Coop, le fonti lavatoie, un distributore di benzina. Venne quindi costituito un Comitato di Circoscrizione, che con l’amministrazione comunale di allora individuarono un luogo idoneo allo scopo. Il caso volle che lì, sul luogo da qualche anno erano state chiuse le scuole elementari, e quell’edificio fu la soluzione idonea.Così iniziarono i lavori, portati avanti grazie al volontariato di molti, i quali aderirono, sempre più numerosi al progetto; e l’ 1 gennaio 1983 fu inaugurato il Circolo Arci, a cui fu attribuito il nome “I° Maggio” sia per l’ubicazione il suggestivo viale I° Maggio, che conduce alla stazione ferroviaria, incorniciato da bellissimi alberi di tiglio, sia perché da tempi memorabili, ad Asciano Scalo esisteva la tradizionale merenda sui prati, proprio nello stesso giorno.
 
Tre generazioni tra sport, arte e cultura Questo piccolo luogo di paese ha visto crescere quasi tre generazioni di adolescenti, che qui s’ incontravano per giocare a calcetto, pallavolo, a carte oppure per mettere in scena divertenti e brillanti commedie, scritte e recitate dai ragazzi del posto. Ma anche per organizzare mostre di pittura, tombole o attività danzanti. Tuttavia l’impegno piuttosto consistente di tali iniziative, richiesero successivamente, la necessità di trovare un luogo più ampio. Ecco quindi che nel 1994 l’Associazione Arci decise di trasferirsi, usufruendo degli ampi locali di una ex fabbrica, ristrutturata in locale ricreativo (Le Piramidi), sita in via Martiri della Libertà, sempre ad Asciano Scalo, di proprietà della Cooperativa Rinascita.
 
Tra passato, presente e futuro E negli stessi locali, mercoledì scorso, ha avuto luogo il pranzo sociale, che ha riunito consiglieri del passato e quelli del presente e i tre presidenti che si sono succeduti, il primo Gianfranco Mazzeschi, Duccio Pifferi, presidente durante il passaggio nella nuova sede e l’attuale presidente Duccio Bari; questi ultimi tre alla presenza del vicesindaco Andrea Moscadelli, della responsabile dell’ Arci provinciale Serenella Pallecchi hanno consegnato agli ex consiglieri e al consigliere più anziano e sempre tuttora presente in questi trent’anni Mario Forzoni, dei riconoscimenti per il lavoro svolto in tutto questo tempo come volontari; ricordando coloro, anche che non ci sono più, ma il cui ricordo è rimasto nella virtù di quelle azioni positive, che per fortuna talvolta segnano la storia di una comunità. Gli stessi concetti che il proposto di Asciano Don Luca Bonari, ha voluto rammentare nell’omelia della messa del I° Maggio, nella chiesa di san Giuseppe Artigiano, dedicata alla storia di quei principi che questa data ricorda. Ovvero il valore sacro del lavoro, come onesta attività umana, che in quanto tale non può e non deve essere considerato un numero o una merce di scambio, bensì il frutto dell’azione positiva di un individuo, che in virtù di ciò, contribuisce ad essere parte di una comunità.
       

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