FIRENZE – “L’Associazione fiorentina amici di Israele condanna senza appello gli autori delle vergognose scritte comparse in questi giorni sulle mura dell’Università di Firenze, a Novoli. Evidenti manifestazioni di antisemitismo che colpiscono il luogo più laicamente sacro di formazione e confronto democratico”. Così Kishore Bombaci, presidente dell’associazione.

“Purtroppo già qualche settimana fa – sottolinea – si erano verificati episodi analoghi proprio presso l’Università fiorentina, che testimoniano un evidente torsione antiebraica e antisemita che sembra avviluppare anche la nostra città e che dobbiamo condannare senza se e senza ma. Ci aspettiamo che le istituzioni universitarie facciano qualcosa. Non solo rimuovere immediatamente le scritte ma anche e soprattutto tutelare la libertà degli studenti israeliani e il loro diritto a studiare sereni in un luogo che non può e non deve diventare covo di antisemitismo”.

Per Bombaci “il gesto è gravissimo e pretendiamo che gli autori vengano individuati e puniti secondo la legge ma il problema non è solo questo gesto. Quando 4000 docenti universitari richiedono l’interruzione delle collaborazioni con le università israeliane, e quando si susseguono manifestazioni pro palestinesi in cui alcuni inneggiano ad Hamas, o ancora, quando sulla facciata dell’Unione operaia di Sesto Fiorentino (Firenze) compare la bandiera palestinese, dobbiamo prendere atto che il problema esiste ed è molto grave”. “Esiste un vergognoso antisemitismo – conclude – che in queste settimane di conflitto israelo-palestinese emerge in modo preoccupante. Un antisemitismo che purtroppo viene sottovalutato da una certa parte politica e da qualche istituzione che non riesce a esprimere una posizione ferma di condanna di Hamas e adeguare gesti ad essa coerenti”.

“Ho provveduto a chiedere alla rettrice l’immediata cancellazione della scritta – sottolinea console onorario di Israele per la Toscana, l’Emilia Romagna e la Lombardia Marco Carrai-. Chiedo inoltre alla rettrice, al sindaco e a tutte le forze politiche di condannare queste frasi frutto anche dei poco illuminati professori che hanno firmato l’appello per interrompere le relazioni scientifiche con le università israeliane”.

Articolo precedenteTeatro del Popolo, due volte Molière L’Avaro Immaginario: una simbiosi perfetta
Articolo successivoBiotecnopolo, l’operazione fantasma che fa tremare (ancora) Siena