SONY DSC

SONY DSC

Si alza il sipario sulla 56esima Festa del Barbarossa. Da domani, mercoledì 15 giugno, prende il via il programma ufficiale della manifestazione storica, fra le più antiche d’Italia, che vide la nascita nel 1962 per rievocare l’incontro del 1155 a San Quirico d’Orcia fra l’Imperatore Federico I di Svevia, detto il Barbarossa, e i messi di Papa Adriano IV.

Alle ore 21.15 l’appuntamento sarà a Palazzo Chigi, Salone Alessandro Magno con l’assegnazione dell’Orfeo 2015 e la presentazione delle Brocche dell’Imperatore del Barbarossa 2016.

Un momento sempre molto atteso dai sanquirichesi e dai turisti quello delle Brocche che andranno ai Quartieri vittoriosi del Barbarossa di domenica 19 giugno, e del Barbarossa de’ Citti di sabato 18 giugno. Le Brocche 2016 realizzate dall’artista chiusina Pamela Fatighenti, e dedicata al tema dell’accoglienza e dell’integrazione: «Accoglienza e integrazione sono valori insiti nel dna e nella storia di San Qurico – sottolinea il sindaco e presidente EAB Valeria Agnelli -; fin dal Medioevo, grazie anche alla Via Francigena, che ha attraversato San Quirico dandole linfa vitale, ha permesso alla nostra cittadina di essere ospitale e di avere la cultura dell’accoglienza come paradigma. Ed i Quartieri della Festa del Barbarossa sono la sintesi, la punta dell’iceberg di questo modo di essere, generoso ed aperto verso il prossimo, verso chi viene a San Quirico solo per un giorno o per scelta di vita, rappresentano il primo approdo sociale per molti ragazzi e famiglie». Le Brocche dell’Accoglienza – che verranno scoperte solo mercoledì – sono in terracotta (San Quirico è stata patria della ceramica nei secoli e l’argilla rappresenta una materia prima economica fondamentale) e dipinte a freddo con colori acrilici su terracotta.

Assegnazione “Orfeo 2015” – Ad aprire la serata, sarà l’epilogo dell’edizione 2015, con la proclamazione del gruppo del Corteo storico vincitore, che, secondo il giudizio di una giuria composta dagli ospiti istituzionali dell’Amministrazione comunale, ha valutato le diverse interpretazioni durante la scorsa edizione. Il Borgo rappresentò il Gruppo del Popolo; i Canneti l’Esercito dell’Imperatore Barbarossa; il Castello le Guardie papali e il Prato le Guardie del Comune. Alla migliore interpretazione sarà assegnato il premio “Orfeo 2015” – un’opera in ceramica realizzata nel 2015 dall’artista senese Carlo Pizzichini -, intitolato proprio al padre della Festa del Barbarossa, Orfeo Sorbellini. Il programma completo su www.festadelbarbarossa.it

Articolo precedenteNo all’inceneritore. Oltre 200 medici si oppongono all’impianto, braccio di ferro con le istituzioni
Articolo successivoUniversità al bivio. Siena, il futuro rettore è chiamato a riallacciare i rapporti con la città