Arriva ancora una sconfitta per la Giorgio Tesi che comincia a vedere sempre più distanti le speranze per i playoff, mentre la post-season è una certezza aritmetica  per la Mens Sana che, con la vittoria del PalaTiziano, resta ancorata al secondo posto in coabitazione con Cantù e Brindisi.

washingtonQui Pistoia Sono ancora una volta i ripetuti blackout nel gioco a costare la vittoria alla squadra di Moretti, a cui non basta la buona partenza (31-21 dopo 16 minuti di gioco). Brindisi non pare trascendentale, ma comunque la differenza di talento nei confronti della formazione toscana le permette di rimontare e poi di tenere ben salda in mano la partita fino alla conclusione. E’ nel terzo quarto che la formazione guidata da coach Bucchi trova il primo vantaggio(39-42) grazie a una serie di tre triple consecutive; Pistoia prova a restare incollata al match, ma gli otto punti consecutivi di Todic scavano un solco che, se anche a prima vista sembra di poco conto, risulterà non rimontabile. In apertura di ultima frazione infatti la Giorgio Tesi spende troppo velocemente il bonus falli, permettendo a Brindisi di gestire il gap senza troppi patemi. Davanti all’impressionante prestazione di Dyson (19 punti, 5 rimbalzi) a nulla servono le buone cifre di Wanamaker e Johnson. Pistoia vede così allontanarsi sempre più quel ‘treno playoff che dopo il derby vinto contro Siena sembrava davvero a un passo.

ressQui Siena Nella riedizione della passata finale scudetto la Mens Sana riesce nuovamente a violare il parquet romano, soprattutto grazie a una prestazione dalla lunga distanza monstre (15/27 da tre). La partita però è sempre stata in equilibrio per trenta minuti, prima dell’accelerazione che gli uomini di Crespi hanno imposto al match negli ultimi dieci minuti e a cui la Virtus non è riuscita a rispondere pienamente. L’Acea riesce infatti a rimontare negli ultimi momenti di partita grazie a un gioco da quattro punti e a un parziale di 6-0 che la riporta fino al -4. Nel momento del bisogno ci pensa però capitan Ress a recuperare il pallone della staffa a un minuto dalla fine e a mettere in ghiaccio il risultato. Autentico mattatore della serata Marquez Haynes, che con il suo 6/7 dai 6.75 ha sempre scoraggiato ogni velleità di rimonta romana, soprattutto affiancato da due ottimi Janning e Carter. La spina nel fianco della difesa biancoverde è però stata Trevor Mbakwe, il lungo di passaporto nigeriano ha dominato nel pitturato senza che né HunterOrtner riuscissero a trovare contromisure adeguate. Una bella e importante vittoria per la Mens Sana che ha inaugurato nel miglior modo possibile questa marcia di avvicinamento ai playoff.

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