FIGLINE VALDARNO – Ha preso il via oggi a Figline e Incisa Valdarno (Firenze) un lavoro misto fra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali per gestire la partita del riassorbimento dei 110 lavoratori licenziati dalla Bekaert e rimasti senza occupazione.

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Soldi a chi riassume i 110 licenziati

«Costruiamo una cabina di regia – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – per mettere in circolazione tutte le informazioni, tutte le idee e tutti gli stimoli per individuare dove i lavoratori possano essere ricollocati su questo territorio». Giani ha ricordato che «da un lato, la Regione può con il proprio bilancio offrire a ogni datore di lavoro che prende un operaio della Bekaert 8.000 euro una tantum: significa tre mesi di stipendio. Ma ci sono da qui a luglio anche i 10.000 euro che l’azienda Bekaert dà, quindi per un lavoratore che viene preso l’imprenditore si trova 18.000 euro. E poi, i voucher dati direttamente all’impresa perché possa sostenere il trasferimento del lavoratore che si reca al posto di lavoro».

Sindaco Mugnai: «Progetto modello che può essere utilizzato sui bacini omogenei»

Per il sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, quanto emerso sul riassorbimento dei 110 licenziati della Bekaert, «è una sinergia a tutto tondo fra soggetti che siedono allo stesso tavolo per trovare una risposta occupazionale alle 110 persone ancora in carico alla vertenza Bekaert, ma anche come progetto modello che può essere utilizzato sui bacini omogenei dal punto di vista occupazionale anche su altre crisi aziendali, in vista dello sblocco dei licenziamenti che purtroppo interesserà tutti i territori d’Italia nei prossimi mesi, e su cui dovremo farci trovare pronti».

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