coltivazione_ipericoUna cabina di regia che coinvolga tutti i soggetti interessati per mantenere sia i livelli di salute e qualità ambientale, che la coabitazione tra due attività agricole fondamentali. E’ la decisione che è scaturita questa mattina al termine della riunione che si è tenuta presso la presidenza della Regione Toscana alla quale hanno partecipato gli assessori regionali all’agricoltura, Marco Remaschi e al governo del territorio, Vincenzo Ceccarelli, la proprietà di Aboca rappresentata dal presidente e fondatore Valentino Mercati, il commissario di area vasta, Enrico Desideri, i responsabili del dipartimento di prevenzione della Asl 8 e la direzione agricoltura della Regione, dopo l’annuncio di un’ipotesi di delocalizzazione della produzione agricola di Aboca espressa dal presidente Mercati.

La Regione: «Il profilo di salute della Valtiberina è tra i migliori della Toscana» «Si è trattato di un incontro molto positivo – commentano Remaschi e Ceccarelli – dal quale è emersa una comune volontà di trovare soluzioni condivise e che non c’è alcuna intenzione nè di delocalizzare nè di mettere a rischio l’occupazione. Del resto il profilo di salute della Valtiberina è tra i migliori della Toscana e siamo certi che dalla collaborazione tra i soggetti presenti stamani potrà venire una crescita complessiva delle due coltivazioni presenti nella zona: quella rappresentata dalle piante officinali e quella del tabacco e del mais di qualità».

Mercati: «In Valtiberina rimarrà il cervello aziendale di Aboca» Un ottimismo e una fiducia condivisi anche dalla proprietà di Aboca. «Prendo atto con piacere – afferma infatti Mercati – della volontà di riuscire a conciliare gli interessi dell’agricoltura di qualità e quelli del tabacco e del mais. Valuteremo se coltivare in Marocco soltanto piante subtropicali o anche quelle continentali. Noi siamo in Toscana perché è la regione italiana più vocata alla coltivazione di prodotti di qualità, la regione elettiva per l’agricoltura biologica. In Valtiberina rimarrà il cervello aziendale di Aboca mentre puntiamo ad espanderci in Val di Chiana. Insomma, gli investimenti promessi in Toscana saranno realizzati».

Articolo precedenteRiorganizzazione Gsk. Siena, 127 dipendenti rischiano il posto. Cgil annuncia la protesta
Articolo successivoLa riflessione. Terrorismo, l’imam di Firenze: «Giusta la risposta culturale agli attentati»