Grazie anche al contributo della biblioteca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa studentesse, studenti, ricercatrici e ricercatori dell’Università di Mosul (Iraq) possono accostarsi ad articoli scientifici, documenti e studi finora di difficile accesso per gli effetti delle devastazioni legate al regime dell’Isis nel Paese.

#restiamoconnessi Tutto nasce, spiega una nota, da un tweet con il quale la Scuola Superiore Sant’Anna annunciava la prosecuzione a distanza dei servizi della biblioteca per i suoi utenti, durante il periodo del lockdown. Un #restiamoconnessi che ha attirato l’attenzione di Angela Boskovitch, giornalista culturale italiana impegnata sul fronte della promozione della cultura e della ricostruzione della Central Library dell’Università di Mosul. Incendiata e distrutta dall’Isis, la Central Library dal 2017 prova a risorgere anche grazie a una catena di solidarietà. «Qualche giorno dopo aver diffuso un post sui servizi digitali offerti durante il lockdown, siamo stati contattati da Angela Boskovitch che ci chiedeva la disponibilità di mettere le nostre risorse al servizio della Central Library di Mosul – ha detto Silvia Alessi, una delle referenti dei Servizi bibliotecari della Scuola Superiore Sant’Anna -. L’ok della nostra responsabile, Carla Papa, è arrivato subito e ci siamo messe al lavoro per trovare il modo di aiutare questa istituzione. Siamo così entrate in contatto con il direttore della biblioteca di Mosul Sayf Al Ashqar che, entusiasta, ha accolto la nostra proposta». Lo staff della Biblioteca della Scuola Superiore Sant’Anna ha attivato un indirizzo email per gli utenti della Central Library. «Potranno inviarci richieste – spiega – e noi ci impegneremo per fornire loro risposte». Inoltre la Biblioteca del Sant’Anna sta lavorando per inviare, terminata l’emergenza sanitaria globale, testi cartacei che potranno contribuire ad arricchire e ricostituire il patrimonio fisico della Central Library di Mosul.

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