Orecchini, fermagli, braccialetti, anelli destinati ai giovani e molto pericolosi per la salute perché contenenti alte percentuali di cadmio e nickel. Sono 500mila gli articoli sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria di Prato in un’operazione, denominata “Skull 2”, che ha interessato anche Milano e Roma. 24 gli imprenditori cinesi denunciati per frode in commercio e per aver contraffatto prodotti in danno alla pubblica salute.

L’operazione Gli inquirenti hanno accertato che i monili  di bigiotteria contenevano cadmio, vietato dalla legge, e nichel 500 volte superiore alla soglia consentita. Le indagini sono partire più di un anno fa a seguito di un'ispezione effettuata all'interno di 6 stands commerciali, gestiti da cinesi, di un noto centro espositivo permanente pratese dove le Fiamme Gialle hanno trovato e sequestrato 130.000 articoli di bigiotteria i cui campioni, inviati per l'analisi chimica a un laboratorio specialistico certificato, evidenziavano la presenza altamente tossica di cadmio e nickel.

Le perquisizioni e i sequestri Gli elementi di prova acquisiti in quell'occasione, hanno portato la procura di Prato a ordinare una serie di perquisizioni tra i fornitori dove sono stati ritrovati e sequestrati dai finanzieri del posto altri 500.000 articoli che, se immessi sul mercato, avrebbero generato introiti per circa 2.500.000 di euro. Le successive analisi chimiche sui campioni ne hanno confermato la pericolosità e pertanto i 24 titolari delle imprese cinesi sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per aver distribuito sul mercato articoli commerciali pericolosi, e per aver adulterato e/o contraffatto prodotti in danno della pubblica salute ed infine per frode in commercio.
 
 

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