«La polizia americana sa chi ha premuto il grilletto e pensa di sapere il motivo ma non fornirà ulteriori informazioni fino a che non incontrerà i familiari delle vittime». A dirlo è l’emittente americana CbsBaltimore in merito al caso di omicidio-suicidio che si è consumato mercoledì sera nella tranquilla cittadina di New Market, nella contea di  Frederick (Maryland). Vittime la 42enne senese Barbara Giomarelli, il marito di origine etiope con doppia cittadinanza americana e canadese, Benyamin Asefa e il loro bambino di appena tre mesi (leggi). Tutti e tre morti per ferite da arma da fuoco. Unica superstite e testimone della tragedia (anche se non è ancora chiaro se ha assistito agli spari) l’altra figlia della coppia che a soli 5 anni è riuscita a uscire di casa e dire ai vicini che la mamma, il padre e il fratellino erano feriti. La bambina è affidata ora ai servizi sociali fino a quando non saranno familiari che possano prendersi cura di lei.
 
Agenti di polizia impressionati dalla macabra scena del delitto La polizia non sembra avere dubbi su quello che ha squarciato la tranquillità di una normale famiglia “americana”: «Mentre le indagini proseguono, non abbiamo trovato niente che ci faccia pensare che in quella casa sia successo qualcosa di diverso» da un omicidio-suicidio ha detto il capitano Tim Clark. Secondo quanto riporta il sito del quotidiano britannico Dailymail, il capitano Clark ha anche riferito che «alcuni dei suoi agenti, alcuni dei quali sono genitori, sono rimasti estremamente impressionati dalla scena macabra e dalla brutale morte di un bambino, e se necessario, riceveranno supporto psicologico». I corpi delle tre vittime sono stati trovati tutti nella stessa stanza e accanto a loro la pistola. Sconvolti, come riporta il sito del NY Daily News anche i vicini di casa della coppia che non capiscono come «qualcuno possa compiere un’azione simile, soprattutto contro un bambino».

Chi erano Barbara e Benyamin La famiglia Asefa si era trasferita a New Market da meno di un anno. Benyamin, che aveva compiuto 40 anni lo scorso 18 novembre,  era un professore associato di biologia al Frederick’s Hood College e aveva lavorato come immunologo al Lovelace Respiratory Research Institute fino allo scorso 26 settembre. Un portavoce dell’Istituto Nazionale della Salute ha detto ieri ai microfoni della Cbs che sono «tutti profondamente addolorati per questa tragedia». La moglie, Barbara Giomarelli, invece, aveva ricoperto il ruolo di professore ospite al Centro di ricerca sul cancro da aprile 2004 ad aprile 2009. I due erano sposati da quattro anni.
 

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