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«La moda del Black Friday ormai è diventata trasversale a tutti i settori, dall’abbigliamento ai concessionari d’auto, dai biglietti per uno spettacolo ai servizi. I consumatori ormai si aspettano questi sconti e uno su tre ne approfitta per fare i regali di Natale. Così, a fine novembre – un mese decisamente fiacco fino ad un paio di anni fa – le imprese registrano un aumento delle vendite, che forse rallenta un po’ le performance di dicembre ma resta pur sempre un’occasione per animare un mercato ancora sottotono. E per le famiglie il risparmio è assicurato». A dirlo il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni alla vigilia di uno degli appuntamenti ormai più attesi dell’anno, insieme a quello dell’inizio dei saldi invernali ed estivi.

Fenomeno in crescita «Il fenomeno è decisamente in crescita, come testimonia anche una ricerca condotta da Confcommercio e Format Research –  prosegue Marinoni – l’anno scorso un consumatore su tre (32,6%) ha fatto spese a novembre approfittando degli sconti del Black Friday e del Cyber Monday, iniziative che hanno visto negli ultimi anni una sempre maggiore quota di consumatori che ha effettuato acquisti, passata dal 23% del 2016 al 32,6% del 2018. Importate dagli USA ed entrate in sordina con la limitazione al commercio elettronico, Black Friday e Cyber Monday sono letteralmente esplose come fenomeno commerciale in Italia proprio nelle ultime due-tre stagioni, sia dal lato dell’offerta, con estensione della partecipazione di formati e formule di ogni tipo, sia dal lato della domanda. La spesa per la quasi totalità dei consumatori (96%) non ha superato i 300 euro nel 2018; in occasione di queste iniziative il 34,9% dei negozi è stato visitato da nuovi clienti, ma per il 57,7% delle imprese non ci sono stati incrementi di vendite; calzature, articoli sportivi e abbigliamento i prodotti più gettonati per gli acquisti. Insomma, iniziative come queste se ben congegnate, chiare, a prezzi competitivi, con tutte le garanzie del caso per i consumatori, sono destinate al successo», sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana.

I timori degli operatori «Ovvio che i margini restano più bassi  – sottolinea Marinoni – ma in questo momento avere liquidità può essere ugualmente importante per tante attività. Resta tra gli operatori un po’ di timore che gli sviluppi delle vendite di novembre si traducano in un rallentamento di quelle di dicembre e di gennaio, anche se in quest’ultimo caso ci penseranno i saldi a ridare sprint».

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