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SAN MINIATO – Un angolo di campagna ridotto a cimitero di ferraglia. Un garage qualunque trasformato in officina clandestina. Degrado, incoscienza e illegalità sgominati in un doppio blitz della Guardia di Finanza nel territorio pisano che ha portato a tre persone denunciate.

A San Miniato (Pisa), i militari della Compagnia locale hanno raggiunto un terreno isolato, poco distante dall’Arno: un’area di circa 200 metri quadrati trasformata in discarica abusiva, dove veicoli rottamati, elettrodomestici arrugginiti e materiali da cantiere giacevano esposti al sole e alla pioggia, a diretto contatto col suolo. A pochi passi dal fiume, bastava una pioggia abbondante per trascinare oli, acidi e metalli pesanti verso le acque, inquinandole irrimediabilmente.

Dopo giorni di osservazioni e controlli incrociati, l’area è stata sequestrata e le fiamme gialle hanno denunciato due persone. Nel capoluogo, invece, il blitz è scattato in un quartiere popolare. Un portone grigio, nessuna insegna, solo un rumore sordo di ferraglia. Dietro, in un piccolo garage senza finestre, un ragazzo di 28 anni smontava motori tra batterie esauste e taniche d’olio. Nessun documento, nessuna autorizzazione. Un’officina abusiva nata nell’ombra, lontano da ogni norma di sicurezza.

Nessuna ventilazione, nessun presidio antincendio, nessuna tracciabilità per i rifiuti pericolosi prodotti. Anche qui, i militari hanno posto i sigilli e denunciato il responsabile, di origine serba, sospettato anche di aver smaltito l’olio dell’officina abusiva nella rete fognaria cittadina.