«Abbiamo approvato oggi in giunta una proposta di delibera per il Consiglio comunale, quindi innanzitutto preciso che questa proposta di delibera passera’ all’esame delle commissioni consiliari, e poi del Consiglio comunale, quindi non necessariamente sarà la versione definitiva che sarà approvata dal consiglio. Nella proposta di delibera abbiamo previsto come modifica principale il blocco per tre anni di nuove aperture di attività di somministrazione di alimenti e bevande, di commercio di generi alimentari, e di attività artigianali ed industriali di prodotti appartenenti al settore alimentare, all’interno dell’area Unesco che sottolineo rappresenta il 5% del nostro territorio comunale fiorentino, quindi il divieto riguarderà questa zona della città e non il restante 95% dove potranno continuare ad aprire attività di questo tipo». Così l’assessore alle attività produttive del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, parlando con i giornalisti al termine della giunta di Palazzo Vecchio che ha varato questa mattina un nuovo regolamento sull’apertura di attività commerciali e di cessione di prodotti, nel centro del capoluogo di regione toscano, seguendo i dettami dell’Unesco.

«L’Unesco ci chiede di tutelare l’autenticità e l’integrità di questa area» «Visto che stiamo anche potenziando il nostro sistema di infrastrutture con le linee 2 e 3 della tramvia, si svilupperanno anche nuovi centri della città e quindi saranno anche queste zone maggiormente attrattive per imprenditori che vorranno aprire questo tipo di attività nell’area Unesco – ha aggiunto Cecilia Del Re – E’vero pero’ che anche sulla base del piano di gestione Unesco che è stato approvato lo scorso anno dall’amministrazione comunale e trasmesso al Ministero dei Beni culturali, si evidenziava un rischio nell’eccessiva apertura di attività di somministrazione e nell’impatto del turismo di massa per l’identità del nostro centro storico. L’Unesco infatti ci chiede di tutelare l’autenticità e l’integrità di questa area che è patrimonio mondiale dell’Unesco e che passa da una tutela non soltanto del territorio storico, architettonico, artistico della nostra città ma anche dalla tutela di un tessuto sociale, ed economico che è rappresentato dal commercio artigiano, dalle botteghe storiche, che negli ultimi tempi sono diminuite e stanno soffrendo un po’ la crisi. Di converso invece dal 2012, anno in cui è intervenuta la liberalizzazione della somministrazione all’interno dell’area Unesco, abbiamo visto che vi è stato un incremento del commercio alimentare pari al 78%. Se guardiamo anche ad altri dati all’interno dell’area Unesco, per esempio troviamo che in un chilometro quadrato, abbiamo 217 esercizi di somministrazione, e fuori dall’area Unesco ne troviamo undici – ha puntualizzato ancora l’assessore all’attività commerciali – Questo dà un po’ la misura di come sia esplosa questa funzione all’interno dell’area Unesco. Quindi per evitare una omologazione di funzioni in questa area abbiamo posto blocco. Ci sono delle eccezioni legate ai luoghi di cultura, quindi in questo caso sarà possibile in un luogo di cultura inserire una somministrazione, così come all’interno di librerie, con il corner caffe’. Questo tipo di attività saranno ancora ammesse, così come la somministrazione accessoria o la somministrazione temporanea. Abbiamo poi previsto delle tutele particolari per determinate zone sensibili della città, e quindi quella che era la norma di tutela di via Tornabuoni, dove sappiamo potevano aprire solo determinate attività, anche questa norma sarà estesa ad altre vie: via Maggio, via dei Fossi, lungarno Corsini, dove potranno aprire solo gallerie d’arte, negozi d’antiquariato ed altri tipi di tipologie che sono elencate nel regolamento, ma che sono quelle attività che già insistevano in quelle zone e che avevano connotato il volto di quelle zone, e che invece ultimamente erano state un po’ prese d’assalto anche da altri tipi di attività. Ricordiamo il caso di via Maggio dove all’inizio della via aveva aperto un’attività di minimarket che un po’ aveva snaturato il volto di una strada».

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