C’è qualcuno che troppo in fretta sta cantando il de profundis ai giornali tradizionali e il peana ai bloggers. Martedì sera ad un incontro organizzato a Siena sulla libertà di stampa il pubblico presente è sembrato pendere, diciamo così, più dalla parte dei bloggers, paladini della libertà, che della stampa tradizionale. Di tutta risposta oggi, in merito alla crisi al Comune di Siena, proprio quei giornali tradizionali tanto vituperati hanno dimostrato quale aiuto possono dare alla lettura di una vicenda. E per questo meritano di essere ancora letti, così come le testate giornalistiche on line. Mentre i blog possono continuare a raccontare il loro particolare punto di vista e le loro opinioni. Del resto, senza i giornali ogni mattina in edicola e con tutte le notizie ad uso di qualche blog (magari anche anonimo) a perdere sarebbe la libertà di accesso alle informazioni. O no?

«Presto i senesi capiranno chi ha tradito» Un plauso quindi al Corriere di Siena e a Gaia Tancredi che pubblica una interessante intervista all’ormai ex assessore ai lavori pubblici del Comune Luciano Cortonesi. Si potrebbe a tutti gli effetti dire uno scoop visto che Cortonesi è persona schiva e riservata e in questo caso dice parole di fuoco. Una intervista che apre uno squarcio su come venivano gestiti i rapporti nella giunta di Franco Ceccuzzi («da mesi vivevo in una sorta di forza assente all’interno del palazzo … i rapporti con il sindaco erano ridotti allo stretto necessario»); su come venivano decise le priorità su cui operare e su come si sia proseguito «senza rinnovare radicalmente le basi economiche del Comune». Cortonesi poi si stupisce che i senesi non abbiano ancora «invaso piazza del Campo, come ai tempi di Barbicone, visto che dopo oltre cinquecento anni qualcuno riuscirà ad estirpare il Monte dei Paschi». «ma perché i senesi rimangono silenti davanti al perpetrare di questo furto? Quanta responsabilità ha il sindaco in tutto questo?». Domande inquietanti soprattutto se a porle è un assessore della stessa giunta Ceccuzzi. Come inquietante è l’affermazione che «i senesi scopriranno sulla loro pelle chi ha tradito veramente i loro interessi e non ha lavorato a fondo per limitare le conseguenze di questa epocale crisi dell’economia cittadina». Un’intervista che non deve essere facilmente accantonata. I bloggers ne sarebbero stati capaci?

«La resa dei conti (e la via d’uscita)» Sempre oggi su Il Corriere Fiorentino uno scambio di opinioni di grande significato tra due ex sindaci di Siena, Pierluigi Piccini e Roberto Barzanti. Il primo parla della crisi quale frutto di una «degenerazione politica» e del passaggio di mano «da quel che resta del gruppo Ceccuzzi ad un altro gruppo dirigente che si sente da troppo tempo emarginato»; e il secondo che riconosce che «il Pd è nato vecchio e retrospettivo, forse a Siena più che altrove e invece che dare pari dignità ad ogni iscritto, ha rattoppato correnti pagando esosi debiti a gruppi stagionati: ha fatto l’opposto di quello che aveva promesso di diventare». Insomma, un dibattito vero. Che val la pena di leggere per riflettere sule cause di questa strana crisi senese.

Ritorno alla domanda di prima, i bloggers ne sarebbero capaci? Se si, aspettiamo di leggere.

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