SIENA – E’ adesso che succede? Una domanda quasi naturale visto il dietrofront di Unicredit, che ha deciso di ritirarsi dalla corsa a Banco Bpm.
Esulta piazza Meda, così come i francesi di Credit Agricole, sempre più forti dentro l’istituto guidato da Giuseppe Castagna. In un mercato che punta a creare gruppi sempre più grandi, non è detto che Bpm rimanga ferma. Non è un segreto che anche da Palazzo Chigi fosse guardata con interesse per unirla in matrimonio con Mps per creare un terzo polo bancario. Lo stesso Banco aveva rastrellato nel tempo un po’ di azioni dell’istituto senese, salendo fino al 9% (compresa la quota di Anima).
Difficile però che questo progetto adesso ritorni in auge. Rocca Salimbeni è impegnata nell’operazione Mediobanca. L’esito dovrebbe essere positivo, ma a fare la differenza sarà il modo (ovvero la quantità di azionisti convinti) in cui l’iter si concluderà. A quel punto dovrà essere metabolizzata l’integrazione, tra due soggetti che hanno ambiti e finalità differenti.
L’ad Luigi Lovaglio ha più volte ripetuto di non escludere altri movimenti, ma non è detto che ci siano le condizioni. Intanto il risiko bancario si fa un po’ più ingarbugliato.