Il Covid-19 non ferma la Bright Night, la Notte dei Ricercatori che quest’anno si trasforma in una maratona online, manifestazione nata per iniziativa della Commissione UE che dal 2005 mette in contatto i cittadini con la scienza. In Toscana, sarà il sito web di Bright Night 2020, il luogo virtuale dove, sia pure a distanza, la ricerca si presenterà venerdì 27 novembre. Il nome unisce alla parola notte l’acronimo “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca). La squadra di Bright Night è sostenuta dalla Regione Toscana – nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani – ed è composta, con il coordinamento dell’Università di Firenze, dall’Università di Pisa, l’Università di Siena, l’Università per Stranieri di Siena, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola IMT Alti Studi Lucca. L’iniziativa coinvolge anche un’ampia rete di enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO) – e importanti istituzioni culturali sul territorio, come l’INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

Il rettore Frati: «La ricerca non si ferma mai» «Nonostante l’emergenza, e l’impossibilità di svolgere la Notte dei Ricercatori secondo il modello tradizionale – commenta il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati – , le ricercatrici e i ricercatori della Toscana hanno voluto ribadire che la ricerca non si ferma mai, nemmeno nelle condizioni più critiche. Piuttosto, c’è ancor più bisogno del loro impegno, della loro competenza e della loro passione per affrontare le sfide del presente e del futuro. E poiché è necessario il supporto di tutta la cittadinanza, anche in questo disastroso 2020 saranno disponibili a incontrare adulti, studenti e bambini e a presentare loro, con l’aiuto degli strumenti digitali ai quali ci siamo ormai abituati, le loro ricerche e i risultati del loro lavoro”.

Scienza e cultura protagoniste I temi al centro dell’evento toccheranno praticamente tutti i campi della scienza e della cultura, ma in particolare quello della sostenibilità sociale e ambientale in riferimento all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e al 20° anniversario della Carta Europea dei Diritti. Ricchissimi di spunti i programmi dei partner. Dal talk show “BrightStorming” della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in diretta anche sui profili social di Rai Cultura, agli eventi multimediali e gli incontri con i ricercatori in diretta sui canali social dell’Università di Siena, fino alle attività online dedicate a salvaguardia di ambiente e plurilinguismo dell’Università per stranieri di Siena. Dalle videointerviste ai ricercatori della Scuola IMT Lucca, alle mini conferenze sui temi della sostenibilità dell’Università di Firenze e all’evento “Bright: il futuro è (in)remoto” condotto dalla divulgatrice scientifica Silvia Bencivelli all’Università di Pisa. E poi visite virtuali in luoghi normalmente inaccessibili, come i laboratori del super laser del CNR di Pisa, il Cern di Ginevra, con la guida dei ricercatori INFN di Pisa, la sala di monitoraggio dove INGV si occupa di sorveglianza sismica e allerta maremoto per il nostro Paese, l’Osservatorio gravitazionale europeo (EGO) in ascolto dei segnali dei buchi neri, e la Biblioteca della Scuola Normale di Pisa. E ancora, giochi, esperimenti e laboratori in digitale, video dedicati alle collezioni dei musei scientifici, documentari pluripremiati disponibili gratuitamente on demand. La manifestazione avrà il suo cuore venerdì 27 novembre, ma si estenderà anche a sabato 28 e ai giorni precedenti con una serie di pre-eventi disponibili sul suo sito web, dove sono consultabili tutte le iniziative dei partner toscani.

 

 

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