Il nostro viaggio nelle primarie senesi (#primariesenesi) attraverso il confronto tra i candidati. Dopo Sovicille (leggi), Monteriggioni (leggi), Rapolano Terme (leggi), Colle Val d’Elsa (leggi), agenziaimpress.it propone il faccia a faccia tra i candidati del Partito Democratico di Buonconvento, Paolo Montemerani e Sergio Fabiani, in vista delle primarie del prossimo 9 marzo in provincia di Siena.
 
Buonconvento è una località dal grande fascino artistico, uno snodo principale tra la Val d’Arbia, le Crete senesi e la Val d’Orcia. Negli ultimi tempi però è stata al centro delle cronache anche per i problemi dovuti agli eventi alluvionali dell’ottobre 2013 che hanno messo in ginocchio la viabilità e la popolazione. Oggi però occorre guardare al futuro e dopo 10 anni di amministrazione-Mariotti è giunto il tempo, anche per il Pd locale, di fronteggiare le nuove sfide che si presentano all’orizzonte. Il 9 marzo la scelta cadrà su uno dei due candidati: Paolo Montemerani o Segrio Fabiani entrambi del Partito Democratico.
 
Stabilità economico-finanziaria del Comune e mantenimento dei servizi. Quale la proposta in ottica futura?
 
Paolo Montemerani: «La stabilizzazione economico finanziaria è stata raggiunta dalla attuale amministrazione dopo un lungo periodo piuttosto travagliato, e questo ci consente di guardare al futuro con una certa serenità. E' evidente che ci dovrà essere una gestione oculata prevalentemente per migliorare e valorizzare il patrimonio esistente. Per nuovi investimenti vedremo cosa fare ma il settore sociale avrà alta priorità. Per i servizi prevediamo miglioramenti e razionalizzazione ma sempre in un’ottica di tutela dei cittadini di Buonconvento evitando inutili "carrozzoni"».
 
Sergio Fabiani: «Vista la situazione economica del Comune servirebbero la bacchetta magica o una vincita multimilionaria al Superenalotto. Ma siccome questo non è possibile, ci inventeremo qualcosa ad esempio: razionalizzare i servizi, riprenderne alcuni in gestione diretta e soprattutto farli renderli meglio».
 
Quale l’idea per la ripresa economica delle aziende e delle imprese della Val d’Arbia?
 
Paolo Montemerani: «Per le aziende e le imprese oltre a provvedere , per quanto possibile, alla semplificazione amministrativa, dovremo vedere come attuare misure di salvaguardia in particolare per il settore legato al turismo alle piccole e medie imprese produttive, artigianali e agricole. Dovremo supportare al meglio le nostre produzioni e dare una particolare "filosofia di vita" alle stesse. Non potremo promettere molto ma cercheremo di fare quanto possibile in un processo condiviso con tutti gli imprenditori. Aggiungo a tutto questo anche una riqualificazione delle infrastrutture, indispensabili per dei collegamenti più efficienti con Siena e con i territori limitrofi».
 
Sergio Fabiani: «La crisi purtroppo è a livello mondiale, non solo in val d'Arbia. Si tratta quindi di una cosa molto complicata. Potremo studiare però qualcosa come per esempio ridurre alcune imposte (anche temporaneamente) cercando all'interno del bilancio le risorse necessarie. Creare opportunità culturali e turistiche al fine di fare "movimento di gente”. Altra cosa importante sono le vie di comunicazione, strade e ferrovia, dovremo adoperarci per farle migliorare perché solo così si crea sviluppo in un territorio».
 
Buonconvento recentemente è stata riportata alla ribalta dei media per gli eventi alluvionali che hanno interessato il suo territorio. Quali sono le priorità in tal senso per prevenire queste calamità?
 
Paolo Montemerani: «Dovremo mettere a regime il nostro sistema idraulico per mettere in sicurezza il paese. Certamente si tratta della principale urgenza collegata al problema viabilità. Qui il Comune sarà chiamato al continuo sollecito degli enti preposti alle sue soluzioni in particolare la Regione e il Consorzio di Bonifica Toscana Sud, anche se alcune opere saranno di competenza della nostra amministrazione. E' però importante che tutto avvenga in un processo condiviso con tutta la popolazione, i fiumi non devono essere visti solo in ottica negativa, ma rappresentano anche un’importante risorsa per Buonconvento».
 
Sergio Fabiani:«Per l'evento alluvionale davvero eccezionale, vorrei dire che l'argine a protezione del centro storico è solo una parte del progetto complessivo fatto dalla Provincia. Dovevano essere costruite casse d'espansione a monte dell'Arbia e dell'Ombrone e non sono state realizzate. Le saracinesche all'uscita del sistema fognario non sono state collocate. Non sono un tecnico in materia, ma se le opere previste dal progetto fossero state realizzate forse l'evento davvero eccezionale del 21 ottobre avrebbe avuto effetti meno devastanti. Dovremo insistere con chi di dovere perché vengano realizzate velocemente insieme ad altre se saranno necessarie».

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