cacciatore_1.jpgSoddisfazione da parte della Cia Toscana per l’approvazione, da parte della seconda commissione del Consiglio Regionale della Toscana, del provvedimento che consente l’esercizio degli attuali Atc fino al 31 dicembre. «Sono state date – aggiunge la Cia Toscana – risposte tempestive alle nostre sollecitazioni e agli interventi dei giorni scorsi».

Secondo quanto previsto dalla proposta di legge approvata dalla commissione (presieduta da Gianni Anselmi), gli attuali ambiti territoriali di caccia potranno svolgere le proprie funzioni fino al 31 dicembre 2016 e non oltre. Saranno nel frattempo suddivisi in dimensioni sub provinciali, secondo quanto sarà determinato dalle modifiche al piano faunistico venatorio.

Come già sottolineato, la Cia Toscana auspicava tutti gli interventi possibili ed urgenti, per al fine di evitare gravi problemi alle aziende agricole, proseguendo con tutte le attività degli Atc fra cui la verifica dei danni causati dagli ungulati; la caccia di selezione; il controllo delle aree rurali evitando una selvaggia proliferazione di animali selvatici; art.37 della legge regionale (controllo fauna selvatica).

Con il provvedimento – spiega una nota del Consiglio Regionale – si interviene in conseguenza della sentenza della Corte costituzionale, per assicurare la continuità operativa degli ambiti territoriali di caccia. Quindi per l’esercizio dell’attività venatoria, ma anche per il ruolo che svolgono in relazione al risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica agli agricoltori. Gli Atc attualmente in carica continueranno a svolgere le funzioni considerate indefettibili entro e non oltre il 31 dicembre 2016. La legge dispone anche le scadenze per completare la riforma entro la fine di quest’anno: il territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata sarà ripartito in Atc sub provinciali entro il 30 novembre; il presidente della regione nominerà gli organi direttivi entro il 31 dicembre.

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