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FIRENZE – Un protocollo per tutelare i lavoratori vittime di caporalato che decidono di denunciare lo sfruttamento. E’ quanto sottoscritto dal presidente Eugenio Giani che, tra i primi impegni dopo la riconferma per il secondo mandato sancita dalle urne tre giorni fa, si è recato ieri mattina al Palazzo di Giustizia di Prato per la sigla dell’accordo con il procuratore Luca Tescaroli.

Un’intesa sottoscritta da numerosi enti oltre a Regione Toscana e Procura, tra cui Comune di Prato, forze di polizia, Inps e Asl Toscana Centro, che mira a creare percorsi di protezione per tutelare le vittime di vere e proprie forme di moderna schiavitù, spesso inserite in circuiti economici criminali, come ha spiegato il procuratore Luca Tescaroli.

“Un passo importante, concreto e profondamente giusto- secondo il presidente Giani- Un modello innovativo per prevenire e contrastare lo sfruttamento, proteggere i lavoratori più fragili, favorire la loro integrazione e restituire dignità a chi troppo spesso viene schiacciato da un sistema economico illegale e disumano”.

Il presidente ha poi ringraziato il procuratore Tescaroli: “Per il lavoro prezioso e per la visione di una giustizia che si fa anche umanità e responsabilità collettiva.

La Toscana è dalla parte della legalità, del lavoro giusto, delle persone. Perché nessuno sia mai più invisibile” ha concluso Giani.