CaravaggioSpuntano altri documenti ignorati che attestano la morte di Caravaggio a Porto Ercole. E’ quanto afferma in una nota Silvano Vinceti, responsabile della ricerca sui resti del Merisi, spiegando che si tratta di due lettere, datate 28 e 31 luglio 1610, che si trovano ad Urbino (riferimenti archivistici: borg, lat, 1078, avvisi, c.537, avvisi 562): sono avvisi spediti da Roma al Duca di Urbino da suoi informatori con la notizia della morte del Caravaggio avvenuta a Porto Ercole, mentre da Napoli tornava a Roma, avendo ottenuto la grazia dal Papa per il delitto commesso il 28 maggio 1606 (gli informatori, si spiega nella nota, non sapevano che Caravaggio non aveva avuto informazione della grazia del Papa emesse in quei giorni in cui era partito da Napoli per direzione Roma). Nei testi, riporta ancora la nota, si legge: «28 luglio – si è avuto avviso de la morte di Michel Angelo Caravaggio pittore famoso et eccellentissimo nel colorire e ritrarre dal naturale, seguita di suo male in Porto Ercole. 31 luglio – E’ morto Michel Angelo da Caravaggio pittore cellebre a Porto Ercole mentre da Napoli veniva a Roma per la grazia di Sua Santità fattali dal bando capitale che lui haveva».

Vinceti: «Stop alla ridda di ipotesi che vogliono il Merisi morto in altre località» «Se fossimo in un Paese dove le ricerche storiografiche si fanno con rigore e serietà scientifica – commenta Vinceti – queste due ulteriori prove documentarie sulla morte di Caravaggio a Porto Ercole dovrebbero mettere una parola fine alla ridda di ipotesi che vogliono il Merisi morto in altre località. La mole di certificazioni storiche sul suo decesso all’Argentario è tale da andare oltre ogni ragionevole dubbio: tre storici coevi a Caravaggio, la lettera del nunzio apostolico nel Regno di Napoli, Deodato Gentile, la lettera del viceré di Napoli, tutte queste fonti storiche ci informano che Caravaggio morì a Porto Ercole».

 

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