SAN GIOVANNI VALDARNO – “Al momento non ho visto cambiamenti rispetto a febbraio. Abbiamo chiesto una proroga della cassa integrazione fino a giugno quando comunque riapriremo ma se arrivano segnali tutto sarà più semplice”.

Quando Simone Carresi, presidente del’Ivv, storica azienda vetraria di San Giovanni Valdarno (Arezzo), annuncio lo stop alla produzione causa aumento delle bollette, la notizia fece rumore. Ieri, il presidente dello storico marchio che occupa circa sessanta addetti, ha riferito nel corso di un Consiglio comunale straordinario.

“Abbiamo ordini, dobbiamo riaprire. Ci aspettiamo un supporto concreto che vada oltre le decisioni prese a livello centrale. Il forte aumento del metano, anche se si è stabilizzato, non consente di operare. Ci aspettiamo un segnale concreto” ha detto Carresi.

“Una soluzione tampone non è possibile, se non attraverso risorse nazionali. Ma la questione è molto più complessa e è necessario anche mobilitare l’Ue per azioni strutturali”, ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Leonardo Marras, intervenuto anche lui al consiglio comunale straordinario. Il sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, ha chiesto alla Regione massima attenzione verso “questa nostra realtà produttiva, che ci si adoperi in tutti i modi perché non chiuda in via definitiva”.

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