FIRENZE – Il caro prezzi taglia del 3,3% le quantità di prodotti alimentari acquistate dai toscani nel 2022, che sono però costretti a spendere il 4,3% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica.

Lo afferma l’analisi di Coldiretti Toscana relativa ai primi nove mesi del 2022 su dati Istat relativi al commercio al dettaglio a settembre che rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente fanno registrare una diminuzione di beni alimentari acquistati. Secondo Coldiretti, l’impatto dell’inflazione è evidente dal momento che “volano gli acquisti di cibo low cost – si legge in una nota – con i discount alimentari che fanno segnare nei primi nove mesi un balzo del +9,7% nelle vendite in valore, il più elevato nel dettaglio. Il risultato dei discount evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità”.

Articolo precedenteDl aiuti ter: Pd, Terzo settore penalizzato. Escluso volontariato
Articolo successivoPresentata denuncia per l’abbattimento dei mufloni del Giglio: gli ambientalisti contro l’ente Parco dell’Arcipelago