CECINA – Un’immagine evocativa che accompagna gli slogan della campagna elettorale. Il simbolo del Pd crivellato da due colpi di pistola.

La scelta appartiene a Sergio Giangrande, candidato sindaco del centrodestra a Cecina (Livorno). “La destra a Cecina pare aver già impostato la campagna elettorale per le amministrative su due concetti: violenza e intimidazione. Noi non siamo questo, fonderemo la nostra campagna sull’ascolto, sulla partecipazione e soprattutto sul rispetto, delle persone e degli avversari politici. Ci auguriamo che i partiti che sostengono il candidato della destra a Cecina prendano le distanze da questo atto. Tutta la nostra vicinanza e solidarietà vanno al Pd di Cecina e alla candidata Lia Burgalassi”, ha detto Emiliano Fossi, segretario regionale del Pd.

“Non è solo un gesto ignobile, ma un modo di comunicare pericoloso e violento al di fuori di ogni normale dialettica politica tra candidati e che ci rimanda ai tempi bui della lotta armata – ha aggiunto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale -. Mi auguro che tutte le forze politiche e i candidati delle liste di Giangrande si dissocino da questo gesto. In Toscana non può e non deve esserci spazio per la violenza politica e il primo a saperlo dovrebbe essere proprio chi si candida a ricoprire un ruolo istituzionale”.

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