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Un viaggio nella storia del lavoro in Toscana: un percorso fatto di ansie e speranze, delusioni e inventiva, fatica e lotta, lacrime amare e solidarietà. Si tratta del saggio di Stefano Beccastrini e Franco Vigni “C’era una volta il lavoro. I lavoratori di Toscana sullo schermo del cinema” (Aska). Il volume – che verrà presentato mercoledì 26 marzo alle 17,30 alla libreria Becarelli di Siena – tratta della Toscana agricola narrata nei romanzi fattisi cinema di Federico Tozzi e Mario Pratesi; del primo sviluppo industriale nella Firenze ottocentesca di Pratolini e Bolognini; dello sviluppo piombinese della siderurgia, delle forme di lavoro in Maremma e dell’affermarsi della mitica Vespa a Pontedera; delle lotte delle operaie tessili pratesi narrate da Gillo Pontecorvo, del dolente travaglio dell’Amiata, una volta mineraria e poi sempre più abbandonata a se stessa, e del declino industriale nell’Aretino. Il libro narra anche del farsi precario del lavoro, del suo diventare per molti aspetti anche una questione d’immigrazione, con le sue contraddizioni e i suoi rischi di disagio.