Foto Ansa
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Due frati italiani e due frati cinesi. Prato avrà una parrocchia guidata da una comunità mista, per volontà del vescovo Franco Agostinelli. Si tratta dell’Ascensione al Pino, la parrocchia che da quindici anni è sede della cappellania cattolica cinese e attualmente ha già un vice parroco orientale. La svolta è stata ufficializzata lunedì sera durante il consiglio pastorale parrocchiale a cui hanno partecipato monsignor Agostinelli, il vicario generale monsignor Nedo Mannucci e il vicario episcopale per i migranti monsignor Santino Brunetti.

In azione da settembre Dal prossimo mese di settembre don Paolo Baldanzi, parroco da sedici anni, lascerà il posto a quattro francescani dell’ordine dei frati minori: frate Roberto Bellato e frate Matteo Tosti, presenti da tempo in città e appartenenti alla Comunità di Maria Madre dell’Incontro di via Donizetti, e padre Paolo Hou e padre Pietro Xia, due religiosi cinesi arrivati a Prato nei giorni scorsi. Ancora non conoscono l’italiano e questi mesi che li separano dall’ingresso all’Ascensione li utilizzeranno per imparare la lingua e familiarizzare con i loro connazionali che vivono nella Chinatown pratese.

Obiettivo:rafforzare l’azione missionaria della Chiesa  Il nuovo progetto è stato pensato per dare ancora più forza all’azione missionaria della Chiesa pratese nei confronti della popolazione cinese che vive nella zona di via Pistoiese. L’intenzione, spiega la diocesi, è quella di tentare una svolta nei processi di integrazione e cooperazione tra la comunità italiana e quella orientale e questo sarà fatto in campo pastorale, caritativo ed educativo grazie al lavoro che svolgeranno i frati, aiutati dai parrocchiani, già rodati nel campo della collaborazione e della convivenza tra etnie diverse

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