Alessandro ProfumoLa Procura di Roma ha rinnovato la richiesta di rinvio a giudizio per 16 manager di Unicredit, tra cui l’ex Amministratore Delegato Alessandro Profumo, e tre di Barclays in relazione a una presunta frode fiscale da 245 milioni di euro che sarebbe stata realizzata tra il 2007 e il 2009 attraverso un’operazione di finanza strutturata chiamata Brontos. Unicredit e la banca britannica – secondo l’ipotesi accusatoria – avrebbero messo in piedi una serie di operazioni con società inglesi e lussemburghesi, mascherando gli utili e facendoli figurare come dividendi per pagare meno tasse.

Si torna in aula il 5 marzo Davanti al Gup Maria Grazia Giammarinaro, che ha aggiornato gli interventi delle difese al 5 marzo prossimo, ha preso la parola anche lo stesso Profumo: l’attuale presidente di Mps ha voluto ribadire la correttezza del suo operato e di quello della banca. L’inchiesta, nata su iniziativa della Procura di Milano e poi passata a Bologna, è stata trasferita a Roma, dove ha sede legale l’Unicredit, su decisione della Cassazione che ha risolto così un conflitto di competenza territoriale. Lasciando il palazzo di giustizia, Profumo, interpellato dai cronisti, ha preferito non fare dichiarazioni.

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