massacarrara_provincia_protesta Sono tornati oggi a protestare i dipendenti delle Province, per protestare contro la riforma che porterà di fatto alla scomparsa degli enti. Tra ipotesi di redistribuzione in altre amministrazioni pubbliche e timori di esuberi, è allarme per migliaia di posti di lavoro. Mentre la Regione Toscana è al lavoro per cercare una soluzione, come annunciato dall’assessore Bugli, i rappresentanti sindacali promuovono nuove mobilitazioni e sollecitano occasioni di confronto istituzionale. Cgil, Cisl e Uil di Siena chiedono «l’apertura di un tavolo permanente» per «tutelare i lavoratori e le lavoratrici… Solo attraverso la partecipazione e la condivisione responsabile delle azioni si può realizzare la piena tutela del lavoro e delle professionalità oggi messe a rischio da riforme non condivise e da tagli lineari che non rispecchiano le reali esigenze degli enti e non rispondono quindi ai bisogni della cittadinanza». Un documento a sostegno delle richieste sindacali è stato consegnato al prefetto.

Protesta a Pisa Sindacati in piazza anche a Pisa per «continuità dei servizi ai cittadini» e manifestare «la necessità di adottare soluzioni rapide e per garantire servizi e livelli occupazionali». Giudizio positivo sulla proposta di legge di riordino delle funzioni delle Province varata dalla giunta regionale toscana, nonostante i «fortissimi limiti applicativi a causa della Legge di stabilità 2015». Tra le richieste più significative nel documento consegnato al prefetto, «la costituzione di un apposito fondo di garanzia, il rinvio del taglio della dotazione organica e della dichiarazione di soprannumero, la salvaguardia dei posti di lavori dei soggetti più deboli (precari e in house)». Il documento è condiviso da tutte le Rsu delle Province toscane. Nell’immagine la protesta odierna di fronte alla sede della Provincia di Massa Carrara.

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