CHIUSI – A breve il territorio di Chiusi avrà a disposizione l’acqua proveniente dalla diga di Montedoglio. Un progetto da quasi 4 milioni, finanziati dal ministero delle Infrastrutture.

Si sta concludendo infatti la posa in opera delle condotte in acciaio da parte di Ente Acque Umbre Toscane, che permetteranno di ampliare le aree della Valdichiana dove sarà possibile fare affidamento sulle acque dell’invaso tiberino. “L’intervento è molto prezioso – ha affermato il presidente regionale Eugenio Giani, in occasione del sopralluogo effettuato insieme alle consigliere regionali Elena Rosignoli e Anna Paris, – e si ascrive in investimenti per sviluppare la rete infrastrutturale che, dal grande lago di Montedoglio, propaga la risorsa idrica per coprire tutta la Valdichiana. In una fase in cui l’acqua è sempre più un valore, dunque, si tratta di opere di straordinaria importanza”.

Le operazioni prevedono la realizzazione di un collegamento idraulico della lunghezza di circa 7,3 chilometri tra la vasca 44 delle opere di adduzione della diga di Montedoglio per la Valdichiana presente in località I Guidonami del Comune di Castiglion del Lago e la stazione di sollevamento di Nuove Acque in località Cabina del Comune di Chiusi. Lungo la linea saranno previste prese a uso irriguo per l’alimentazione di circa 847 ettari di terreno dislocati tra i tre Comuni interessati per una portata di 438 litri al secondo, oltre a una presa per l’utilizzo idropotabile dell’abitato di Chiusi per 150 litri al secondo.

Eaut ha la grande responsabilità di gestire e distribuire una risorsa preziosa come l’acqua – ha spiegato il presidente Simone Viti – Questa responsabilità viene declinata attraverso un programma di interventi volti al completamento delle adduzioni primarie per favorire l’uso plurimo delle acque tra la Toscana e l’Umbria, svolgendo anche un’importante azione di miglioramento delle condizioni idrologiche delle aree interessate. La realizzazione delle condotte verso l’impianto di potabilizzazione di Chiusi è espressione diretta di questo impegno e va a testimoniare un positivo modello di collaborazione tra più realtà pubbliche e private a beneficio di territori e comunità».

I collaudi sul sito di produzione delle condotte in acciaio sono terminati e, avendo concluso anche le operazioni correlate agli apprestamenti di cantiere, è iniziato il trasporto a piè d’opera e il relativo sfilamento lungo il tracciato per l’ormai prossima posa in opera. La fine dei lavori è prevista per l’estate del 2024, con le variabili delle condizioni meteorologiche e dei vincoli ambientali-temporali prescritti in Conferenza dei Servizi.

“Si tratta di un intervento atteso da tempo per il nostro Comune che parte da lontano e che oggi finalmente diventa realtà – ha aggiunto Gianluca Sonnini, sindaco di Chiusi. – Un progetto finanziato con fondi Pnrr per la realizzazione di un’infrastruttura idrica che assume un valore ambientale assoluto per il nostro territorio. Per il Comune di Chiusi, l’adduzione dall’invaso del Montedoglio rappresenta non soltanto la possibilità di poter contare su una migliore risorsa idrica, ma allo stesso tempo permetterà di preservare il benessere del Lago di Chiusi che oggi per noi rappresenta l’unica fonte di approvvigionamento idrico. Un ringraziamento a Nuove Acque, EAUT e tutti coloro che nel tempo hanno permesso che tutto ciò si potesse realizzare”.

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