“Mortificante per l’agricoltura. Il settore anche in Toscana è seriamente in pericolo”. Così il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci (nella foto) si è espresso nei confronti della manovra economica sulla quale il governo ha posto, alla Camera, il voto di fiducia sul testo licenziato dal Senato.


La manovra – “La manovra taglia le risorse alle regioni anche per l’agricoltura. Pere questo siamo fortemente preoccupati per le ripercussioni sull’agricoltura toscana – afferma Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana – sia per uscire dalla crisi che per delinearne le possibili strategie per il suo rilancio. Chiediamo quindi al Presidente della Regione Rossi ed all’assessore all’agricoltura Salvadori, un incontro urgente per approfondire la situazione e per verificare insieme le ricadute della manovra sul settore e sulle imprese agricole, preoccupazione inoltre anche per i tagli allo stato sociale ed al welfare locale che rischiano di ridurre ed impoverire i servizi per le comunità e le popolazioni delle aree rurali. Nel documento – sottolinea Pascucci – non c’è una sola parola per l’agricoltura che sta attraversando una delle crisi più difficili degli ultimi trent’anni. Vengono premiati unicamente i furbetti delle quote latte. Quindi, niente proroga (in scadenza il prossimo 31 luglio) della fiscalizzazione degli oneri sociali per le aziende che danno manodopera nelle zone svantaggiate e di montagna e niente “bonus gasolio’ per le imprese, tantomeno per le serre. Due provvedimenti che avrebbero fornito un importante sostegno agli agricoltori in grave difficoltà. Invece, nessuna risposta. Dal governo e dalla maggioranza che lo sostiene ancora una volta un silenzio assordante verso il settore primario. Un atteggiamento discriminatorio totalmente assurdo. Così si vogliono distruggere migliaia di imprese”.


Appello a Galan – Il continuo ricorso alla fiducia, come ha ricordato il presidente Pascucci, esautora il Parlamento, negando la discussione e il confronto su argomenti di vitale importanza per il Paese. “E’ una situazione inaccettabile – dice Pascucci -. Comunque, non resteremo certo fermi. Il Ministro Galan ha annunciato la presentazione di un pacchetto anticrisi, speriamo che sia la volta buona; siamo stufi delle promesse, devono seguire fatti concreti. Se così non sarà a settembre dovremo intensificare la mobilitazione e siamo pronti, come ha affermato il presidente Cia nazionale Politi,  ad abbandonare sigle e bandiere per dare vita ad iniziative unitarie che sicuramente danno può forza al mondo agricolo”.


Firenze

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