Rossi e Civati
Pippo Civati
Pippo Civati

Pippo Civati contro tutti. Dalla città di Matteo Renzi per di più. E cioè da Firenze dove è intervenuto in un convegno organizzato dalla sinistra alternativa. Europea ed italiana. L’onorevole Civati ne ha avute un po’ per tutti. Stilettate lanciate contro Renzi in primis, «lo ‘stai sereno’ glielo rovesciamo – ha detto -, non ti vogliamo fregare il posto ma vogliamo che tu cambi la politica. Io – ha aggiunto – non riesco a capire dove nascano certe intuizioni se non verso destra, verso l’elettorato di Berlusconi». Frecciate però sono state lanciate anche a l’ex segretario del Pd Bersani sulla sua battuta sul patto del Nazareno che favorirebbe Mediaset: «Non capisco Bersani, perché in Parlamento, soprattutto i suoi, votano la mediazione e poi, durante il weekend, picchiano come dei fabbri. Il jobs act non va bene? Non lo votiamo – ha continuato -. Se 50 parlamentari stanno fuori dall’aula dicendolo è un segnale devastante sul piano delle relazioni interne al Pd». Insomma, a Firenze, Pippo Civati  ha aperto nuovi fronti nel Partito Democratico. Come se ce ne fosse bisogno, in un partito in cui le contrapposizioni sono all’ordine del giorno. Ed anche la Toscana non è immune da critiche. Civati ha infatti chiesto che si tengano le primarie per individuare il candidato presidente per le prossime regionali in Toscana. Una posizione drasticamente opposta alle ultime indicazioni della segreteria regionale del Pd, orientata a confermare l’attuale presidente della Regione Enrico Rossi.

Rossi e Civati
Rossi e Civati – foto Toscanamedia news

Le parole di Pippo Civati «Chiediamo le primarie – ha detto Civati – perché ci sia un confronto aperto. Due nemici storici come Renzi e Rossi qua vanno insieme e non si capisce quale possa essere il loro progetto politico, quale sia il programma elettorale. Le primarie dovrebbero essere care anche a Renzi, è da lì che è partito». Del resto anche Renzi aveva detto a Rtv38 che Rossi è «il candidato naturale» per un secondo mandato. Ma Civati non ci sta. «Ci sono scelte» di Rossi «che condividiamo come quelle sull’urbanistica, ma ci sono anche scelte come quelle fatte sulle infrastrutture dove Rossi è palesemente succube di Renzi».

La risposta di Enrico Rossi «Caro Pippo, come ben sai la mia disponibilità a fare le primarie c’è, e fin dal primo momento». Così il governatore toscano Enrico Rossi ha risposto a Giuseppe Civati. Rossi ha poi ringraziato Civati per il suo «apprezzamento alle politiche urbanistiche della Regione ma ti sbagli – aggiunge – quando parli delle politiche infrastrutturali, dove il ritardo della Toscana deve esser rapidamente recuperato, anche attraverso scelte coraggiose come quella di unificare i due aeroporti. Confido invece nel tuo impegno di parlamentare per far ottenere alla mia regione i finanziamenti necessari per il completamento dell’autostrada tirrenica, della Siena-Grosseto, del raddoppio ferroviario della Lucca-Pistoia e della Granaiolo-Empoli. Caro Pippo – ha concluso il presidente della Regione Toscana – si tratta di interventi di adeguamento, ammodernamento di opere già esistenti, indispensabili come il pane alla vita economica e allo sviluppo della Toscana. Nessuna subordinazione a questo o quello. Avanzare queste richieste al governo nazionale significa solo fare gli interessi della nostra regione. Mi auguro che anche tu, nel tuo ruolo di parlamentare, voglia stare dalla nostra parte».

Luciano Modica
Luciano Modica

Una petizione online per chiedere le primarie Intanto c’è del fuoco sotto la cenere e l’appello di Civati non resta inascoltato e arriva una petizione online lanciata dall’ex rettore dell’Università di Pisa Luciano Modica. «Chiediamo che siano organizzate le primarie per la scelta del candidato progressista alla carica di Presidente della Regione Toscana», questo il titolo della raccolta firme lanciata su Charge.com (link) che già nel giro di poche ore ha raccolto più di 500 adesioni. In contemporanea è nata anche la pagina “Primarie Toscana” (link) che conta oltre 300 like. Insomma le acque non sono ferme e nuovi fronti interni di contrapposizione potrebbero aprirsi nel Pd toscano. Oggetto del contendere: le primarie. E chi lo avrebbe mai detto?

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