Greve in Chianti (Firenze) compie il primo passo per diventare Comune Pet Friendly e apre le porte dei propri uffici agli amici a quattro zampe. Nel cuore della campagna fiorentina, amica dell’ambiente, entra in campo un progetto che mira a rendere il luogo di lavoro un posto socialmente etico, teso a migliorare il welfare nell’ambito della comunità pubblica. Il Comune autorizza i dipendenti in forma sperimentale a tenere il proprio cane negli uffici durante l’orario di lavoro. E’ la giunta comunale, guidata dal sindaco Paolo Sottani, ad aver approvato il provvedimento con l’obiettivo di favorire il miglioramento del
benessere organizzativo dell’ente e ad aumentare la produttività.

Il sindaco: «Dati positivi nell’atteggiamento professionale del dipendente» «Le ricerche condotte in ambito scientifico – spiega il primo cittadino – evidenziano dati positivi nell’atteggiamento professionale del dipendente che può avvalersi dell’opportunità di lavorare con il proprio cane, dalla quale, secondo gli studiosi, deriverebbe uno stato di benessere dal punto di vista psicologico e sociale. Rispondendo ad una specifica richiesta del nostro personale che poneva l’esigenza di avvicinarsi all’abitazione di residenza per ragioni logistiche e legate all’animale d’affezione, abbiamo deciso di estendere la sperimentazione a tutti i dipendenti, compatibilmente con il complesso di regole che abbiamo stabilito e di cui occorre tener conto in maniera puntuale».

Maggiore concentrazione e dedizione al lavoro Tra i benefici sulla presenza dell’animale in ufficio gli studi più recenti hanno rilevato una maggiore concentrazione e dedizione al lavoro, un aumento delle motivazioni e dell’attenzione sugli obiettivi fissati. Perché la presenza del cane contribuisca a generare un clima positivo anche nel rapporto tra i colleghi il Comune ha posto condizioni precise. Il dipendente dovrà possedere il documento veterinario che attesti le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari idonei alla permanenza in ambienti pubblici, dovrà essere inoltre pulito e spazzolato. Il dipendente dovrà utilizzare un guinzaglio di una misura non superiore a mt 1,50 e portare con sé una museruola da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone, animali o su richiesta dei colleghi. ”L’obiettivo del nostro progetto è quello di accogliere le persone che non possono lasciare soli i propri cani – aggiunge l’assessore all’Ambiente Simona Forzoni – consentiamo al dipendente di utilizzare eventualmente la pausa caffè per fare una passeggiata col cane, purché abbia gli strumenti idonei alla raccolta delle feci e alla pulizia. Naturalmente il tempo dedicato al cane per qualunque altra necessità di accudimento, ordinaria e straordinaria, non è tempo di lavoro e dovrà essere recuperato”.

Articolo precedenteSpesa per tutti. Nel 2020 saranno 19mila i pacchi distribuiti alle famiglie in difficoltà
Articolo successivoOfficina Mps. Al via la nuova iniziativa dedicata all’innovazione della filiera agroalimentare