SIENA – “Mps è una banca conosciuta ovunque, in tutto il mondo, tutti sappiamo che rappresenta una parte dell’identità della città”.

A dirlo il cardinale e arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice a margine del consiglio comunale straordinario sul futuro di banca Mps in corso a Siena. “Questa crisi che dura ormai da tanti anni è un fatto estremamente serio che mette in gioco tante sicurezze, anche tante possibilità lavoro – ha aggiunto – Una qualche soluzione andrà trovata, la banca oggi non è più pensabile che resti nel confine di una provincia, che sia bene o sia male se ne può discutere. Io spero che si trovi una soluzione ragionevole che rispetti, che non metta a repentaglio qualche migliaia di posti di lavoro, sarebbe un colpo di accetta grandissimo per una città e una provincia che ha le sue bellezze e le sue criticità. Ci auguriamo che chi deve decidere sia illuminato e che il contesto del governo comunale dia il suo contributo serio, fattivo, concreto che metta sull’attenti chi sarà chiamato a decidere o chi dovrà contribuire a queste decisioni così importanti per il futuro della città. Io non voglio ipotizzare nulla perché non mi compete, ma spero che non prevalga solo il mero interesse commerciale economico, di chi, capisco, deve fare quadrare i conti e i conti devono sempre essere in salita”.

“Credo che bisogna lavorare insieme, stare sulla stessa barca e esserne consapevoli, non far finta che qualcuno possa ancora navigare per conto suo, sulla sua barchetta col suo salvagente in un oceano aperto. Perché non si va da nessuna parte. Ci auguriamo quello che il Papa ha detto tante volte, spero che si mettano da parte tanti particolarismi e individualismi, egocentrismo e si dica ‘qui o si lavora insieme o non si va più da nessuna parte’. O si cercano soluzioni condivise o non si va da nessuna parte” ha concluso l’arcivescovo.

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