«Inaccettabile» il limite di due passeggeri a corsa, «così si fa morire definitivamente il settore». A dirlo in una nota è Azione Ncc, che rappresenta piccole e microimprese attive nel servizio di trasporto con conducente, punta il dito contro la bozza del Ministero dei Trasporti con le nuove regole per la mobilità nella “fase 2” dell’emergenza Coronavirus: per i veicoli Ncc si pensa a far viaggiare solo due passeggeri alla volta «con i dispositivi di sicurezza», o uno solo senza, con il divieto di sedersi accanto al conducente.

«Così si uccide il settore» «Si vuole far ripartire gradualmente e almeno in parte il settore: invece in questo modo lo si uccide» afferma il presidente di Azione Ncc, Giorgio Dell’Artino. «E’ assurdo: se si presenta un nucleo familiare come a facciamo a dividerlo? Dobbiamo poter far salire insieme tutti i membri della famiglia, persone che comunque già vivono quotidianamente vicine l’una all’altra». Azione Ncc appoggia le altre regole ipotizzate per garantire sicurezza sanitaria e contenere la diffusione del Covid-19: sanificazione dei veicoli, nessun passeggero accanto al conducente, mascherina e guanti sia per il conducente sia per i clienti. Ma chiede di poter trasportare anche nuclei familiari più numerosi, per un massimo di 6 persone.

Impossibile sanificazione dopo ogni passeggero Per quanto riguarda sanificazione delle macchine e dei minivan (che costa 90 euro e fatta come si deve implica un’ora di lavoro), vien fatta quotidianamente, ma «è impossibile farla dopo ogni passeggero trasportato». Il settore degli Ncc è in ginocchio: «Siamo completamente fermi, le prime prenotazioni sono a marzo 2021». Le nuove regole rischiano di peggiorare la situazione. «Siamo disperati. È l’ennesimo macigno sulla nostra testa, molti non reggerebbero il colpo». Azione Ncc, scriverà al Ministero per chiedere di rivedere le regole. Se l’appello cadesse inascoltato sono pronti, quando le attività saranno ripartite, ad azioni più incisive: «Sciopereremo e bloccheremo tutto».

 

Articolo precedenteCoronavirus. La pandemia non ferma le celebrazioni per la Liberazione Ecco come la Toscana celebra il 25 aprile
Articolo successivoNo alla tecnologia 5G. Il sindaco firma ordinanza di divieto di sperimentazione e installazione sul territorio