Per gli spostamenti tra comuni di confine a cavallo fra una regione e l’altra, va bene l’accordo tra i due comuni confinanti ma a monte servono ordinanze regionali speculari. E’ quanto si precisa dalla Regione Toscana in merito alle iniziative annunciate da alcuni Comuni con municipi confinanti ubicati in regioni limitrofe.

Le precisazioni In Toscana, si spiega ancora dalla Regione, l’ordinanza interviene in senso generale per tutti i comuni confinanti fuori regione. Ad esempio, si evidenzia, con l’Emilia è già operativa perché anche l’Emilia ha adottato un’ordinanza analoga a quella toscana. Anche se il Dpcm fissa la libertà di movimento fra una regione a un’altra a partire dal 3 giugno, si fa ancora notare dalla Regione Toscana, è però il decreto legge del 16 maggio che consente alle regioni interventi non solo restrittivi ma di ampliamento, appunto come avviene nella ordinanza Toscana con una norma di carattere generale relativa a tutti i comuni confinanti fuori regione. Per rendere vigente la possibilità di spostamenti per gli abitanti di comuni confinanti ma posti in regioni diverse, sta alle altre Regioni vicine provvedere con ordinanza analoga a quella della Toscana.

Carrara, patto spostamenti comuni liguri confinanti Il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, per esempio, a seguito delle numerose richieste pervenute dai cittadini e sulla base dell’ordinanza 57 della Regione Toscana, si è attivato con i comuni confinanti della Regione Liguria per consentire gli spostamenti tra territori. Il primo cittadino si è rivolto a Sarzana e Luni (La Spezia), i due principali centri immediatamente oltre il confine con la Liguria. De Pasquale ha trovato immediata disponibilità dal collega di Luni Alessandro Silvestri, con il quale ha firmato una lettera congiunta con l’obiettivo di consentire ai residenti dei due comuni di spostarsi senza obbligo di auto-certificazione e al di là dei vincoli ancora vigenti. La stessa proposta è stata fatta al sindaco di Sarzana, Cristina Ponzanelli, che si è riservata di valutare.

Sindaci confinanti Toscana-Romagna, spostamenti ammessi Sullo stesso esempio i sindaci dei Comuni confinanti tra Toscana e Emilia Romagna, nelle province di Firenze, Forlì-Cesena e Ravenna, hanno comunicato ai prefetti competenti che con la Fase 2, dopo il Dpcm del 17 maggio e le ordinanze emesse nello stesso giorno dai presidenti delle Regioni Emilia-Romagna e Toscana, sono ammessi da oggi gli spostamenti tra i comuni collocati al confine tra le due regioni. Cosi hanno fatto il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, e il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Philip Gian Piero Moschetti, insieme ai rispettivi ‘sindaci confinanti’. In particolare, spiega una nota, Con una nota a firma congiunta, il sindaco di Marradi Triberti e i sindaci di Brisighella, Modigliana e Tredozio hanno comunicato ai prefetti di Firenze, Forlì Cesena e Ravenna di ammettere lo spostamento da parte dei cittadini che abitano nei rispettivi comuni confinanti. Analogamente il sindaco di Palazzuolo e il sindaco di Casola Val Senio hanno trasmesso al prefetto di Ravenna una comunicazione per ammettere lo spostamento tra i due comuni dei cittadini residenti. Inoltre, i sindaci stanno comunque approfondendo i provvedimenti regionali per verificare se vi sia possibilità di un’ulteriore estensione ai comuni limitrofi a quelli confinanti.

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