La Regione Toscana sta lavorando a un’ordinanza per autorizzare la vendita per asporto nei pubblici esercizi. Secondo quanto si apprende, il provvedimento dovrebbe essere emanato nei prossimi giorni a beneficio di ristoranti, pizzerie, gelaterie, bar e pasticcerie. Il principio invocato dalle associazioni di categoria è quello della prenotazione (per telefono, email o messaggio Whatsapp), in virtù della quale il cliente si presenta al punto vendita a un orario prestabilito, senza che si creino assembramenti.

Confcommercio: «Non sarà facile» «Per molti locali – afferma Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana – non sarà facile, anche per limiti strutturali, riallestire i propri spazi adattandoli alle nuove regole di distanziamento sociale, così la vendita per asporto e la consegna a domicilio saranno due strategie sempre più usate per continuare a fare il proprio lavoro».

Confartigianato: «Calo 80% del fatturato per chi ha servizio domicilio fermo»  A Firenze il solo comparto dell’artigianato alimentare, secondo Confartigianato, conta 832 aziende e 2.253 addetti. «Abbiamo registrato – spiega il presidente dell’associazione, Alessandro Sorani – un calo dell’80% del fatturato di tutte quelle aziende che fino ad oggi non hanno potuto contare su un servizio a domicilio dei propri prodotti».

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