SIENA – Ci si stringe il cuore a vedere ció che sta succedendo in questi giorni lungo la nostra penisola.
Dopo giorni di caldo estremo, al Nord nubifragi, trombe d’aria e grandinate con cadute di alberi, allagamenti, continue scariche di fulmini e forti raffiche di vento.
Al Sud intanto le temperature hanno raggiunto livelli record, gli incedi si propagano alimentati dal vento e Catania é quasi interamente senza acqua nè luce anche a causa del grande caldo. Stiamo vivendo la distopia.

Quando parliamo di crisi climatica parliamo proprio di questo. Di persone. Di vite reali. Del rischio di dover da un giorno all’altro lasciare la propria casa con tutti i nostri averi perché si è allagata. Di vedere il raccolto dei campi su cui si é lavorato per mesi distrutto a luglio dalla grandine o dalla siccità o dalle alluvioni. Parliamo di alberi caduti in strada, di caldo estremo che rende l’asfalto malleabile e il lavoro impossibile.
L’impatto della crisi climatica sarà trasversale: si avvertirà sui prezzi, sull’agricoltura, sul turismo, sui flussi migratori.

È arrivato il momento di fare i conti con la realtà. Non vi fate fregare da chi vi dice che la lotta alla crisi climatica è di sinistra o di destra. Siate i primi a pretendere che questa sia portata avanti indistintamente da tutti. O tutti ne saremo fregati. Non deve essere campo di nessuno scontro ideologico. Si tratta prima di tutto di sopravvivenza nostra. Di proteggere le nostre famiglie, le nostre case, le nostre città, la nostra patria. Prendiamo atto del fatto che ci riguarda in prima persona.

In Emilia Romagna a maggio si sono allagate le case di chi era di destra e di chi era di sinistra, di chi vota al centro e di chi da anni non vota. Di chi crede alla crisi climatica e di chi pensa che sia solo allarmismo.

Non crederci purtroppo non esenta dal subirne le conseguenze.
Non possiamo lasciare che sia un tema strumentalizzato dalla politica e sfruttato dai partiti.

La transizione ecologica non porta solo grandi sacrifici ma offre anche grandi opportunità. Sta alla politica trasformarle in reali possibilità. Tutte le grandi menti del paese devono essere messe a servizio di questa emergenza nazionale. Facciamo alla politica un appello di solidarietà e collaborazione collettiva.

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