business woman at the reception of a hotel checking in

Utilizzare le risorse della tassa di soggiorno per abbattere la tassazione locale e istituire un tavolo di crisi per sostenere le imprese della filiera turistico-ricettiva della città di Pisa. E’ quanto chiedono in una lettera indirizzata al sindaco Michele Conti, la presidente della Confcommercio pisana, Federica Grassini, e il presidente di Federalberghi Pisa, Andrea Romanelli, in seguito alle disdette ricevute dopo l’esplosione dell’emergenza Coronavirus,

Impatto devastante «La sovraesposizione mediatica – scrivono nella lettera al sindaco – alimenta una psicosi collettiva ed evidenzia l’Italia come terzo Paese al mondo per numero di infetti: ciò comporta per hotel e strutture ricettive del nostro territorio un impatto che senza esagerazione possiamo definire devastante». Secondo Grassini e Romanelli, «ogni programmazione economico finanziaria è saltata, la stagione è già adesso irrimediabilmente compromessa e gli imprenditori si trovano a dover gestire una situazione drammatica che scivola di ora in ora verso il blocco totale del flusso turistico e la cancellazione degli eventi».

Sospensione delle tasse Imu, Tasi e Tari Da qui la richiesta a Conti: «Dobbiamo salvaguardare imprese e lavoratori del turismo – concludono Romanelli e Grassini – e quindi chiediamo un intervento diretto finalizzato alla sospensione delle tasse Imu, Tasi e Tari, impiegando per tale scopo i proventi della tassa di soggiorno e proponiamo l’apertura di un tavolo di crisi dedicato al turismo, per coordinare interventi e azioni efficaci a fronteggiare questa emergenza».

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