PISA – Una tecnologia innovativa messa a punto dal team di ingegneri del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, ha fatto nascere la prima cartiera ad emissioni zero con biogas.

E’ successo in Svezia, a Kisa, dove un impianto di ultima generazione di gas rinnovabile (bio-syngas) prodotto attraverso una tecnologia innovativa, alimenterà lo stabilimento rendendolo così, entro il 2023, la prima industria cartaria alimentata ad emissioni zero tramite l’utilizzo di syngas.

“La produzione di carta tissue è estremamente energivora, con un impatto di circa 0.6 kg equivalenti di Co2 per kg di carta prodotta – spiega Chiara Galletti, docente di impianti chimici all’università di Pisa – e nel nuovo impianto di Sofidel siamo riusciti a mettere a punto una tecnologia a impatto zero, garantendo però la medesima resa energetica rispetto all’alimentazione a combustibili fossili. La cartiera verrà alimentata grazie al syngas prodotto da gassificazione di scarti legnosi prodotti in loco e quindi neutri dal punto di vista del bilancio del carbonio”.

“Sofidel – aggiunge Luigi Lazzareschi, ad del gruppo – è impegnata a ridurre al minimo il suo impatto sul capitale naturale e lavora per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio puntando sempre più sull’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. L’accordo di fornitura di gas rinnovabile firmato con Meva Energy contribuirà al raggiungimento dei nostri obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030″.

Articolo precedenteI Nomadi in concerto al Tuscany Hall di Firenze
Articolo successivoL’ imprenditore toscano via da Kiev. Aiuti dall’Italia e un’adozione temporanea