CoNyJACWEAAYwi6«La messa in sicurezza idraulica dell’argine crollato di Lungarno Torrigiani sarà completata entro il prossimo 4 novembre». L’annuncio arriva direttamente dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo, insieme ai tecnici della ditta Trevi, adibita alla risistemazione del luogo che ha visto crollare una parte consistente dell’argine proprio a due passi da Ponte Vecchio, insieme ai dirigenti di Pubbliacqua, società proprietaria dei tubi che sono stati in un primo momento indicati come i responsabili attraverso la loro rottura, del crollo avvenuto a Lungarno Torrigiani.

Tutti al lavoro La parte piu’intensa del lavoro di ricostruzione dell’argine avverrà fino al prossimo 15 settembre, poi si passerà alla messa in opera di edilizia comune e di carpenteria che, secondo i responsabili dell’azienda che si sta occupando della ricostruzione, non creerà disagi o rumori. «Si ripristinerà proprio da metà settembre il passaggio pedonale nella zona – ha aggiunto il sindaco Nardella – mentre noi abbiamo chiesto di anticipare rispetto a novembre il completamento della messa in sicurezza». Le condizioni metereologiche e le sorprese geologiche che si potrebbero riscontrare nell’ultimo tratto di consolidamento, saranno i fattori che potrebbero portare ad una accelerazione o un rallentamento proprio della messa in sicurezza. Proprio i dirigenti della ditta Trevi hanno ribadito come la forza lavoro sul luogo sia molto numerosa e che non ci si sta fermando nella ristrutturazione della zona neanche nelle ore notturne.

 

La sfida «Per noi la cosa più importante è la messa in sicurezza – ha precisato ancora Nardella – perchè quella riguarda ovviamente la stabilità di tutto il sito. Non soltanto gli immobili ma anche la parte dell’argine e la necessità di farsi trovare pronti per eventuali piene. Quella per noi è centrale e siamo anche soddisfatti che l’impresa sia in grado di anticipare rispetto al 4 di novembre proprio la messa in sicurezza. Poi abbiamo lanciato la sfida perchè sia completato anche nelle rifiniture il prima possibile, e ci auguriamo che questa sfida sia rispettata».

La responsabilità Continua però il ‘botta e risposta’ fra le parti circa le responsabilità del crollo dell’argine, con Pubbliacqua che continua a sostenere che quanto avvenuto non sia derivato dalla rottura di un tubo. «A me non interessano le polemiche, le questioni sono chiare: c’è un’indagine della Procura della Repubblica che va rispettata e che ha proprio il compito di accertare le responsabilità – ha voluto evidenziare Nardella -. Su questo punto sono sempre stato molto preciso e chiaro perchè ho il dovere di dire la verità ai miei cittadini, e cioè che i responsabili, se e quando verranno individuati, dovranno pagare punto e basta. In secondo luogo Pubbliacqua autonomamente, visto che le è consentito, ha deciso di fare una perizia che stabilisce alcuni aspetti tecnici, questi aspetti tecnici non ci convincono e pertanto sia come comune che come regione Toscana congiuntamente presenteremo delle controdeduzioni che si aggiungono alle note tecniche che abbiamo già fornito alla Procura della Repubblica. Nel merito non credo che sia corretto anticipare nulla proprio perchè c’è un’indagine che va rispettata in tutto e per tutto. In parallelo abbiamo i lavori da portare avanti, voglio per altro ringraziare la Procura che nel pieno rispetto delle leggi ha ridotto al minimo l’interdizione dell’uso del cantiere e questo ha consentito che i lavori andassero avanti in parallelo con lo svolgimento delle indagini. Più di cosi non si poteva fare, ed è sotto gli occhi di tutti».

Articolo precedenteSu la testa. L’Empoli verso Udine per cercare di invertire la rotta
Articolo successivoRegione. Su Mps uno decide per tutti. L’integrale della “relazione Marras”