Si è assunto le sue responsabilità, ha fatto un onesto mea culpa chiedendo scusa a Ljajic, squadra, società ed alla città di Firenze. Delio Rossi si è congedato questa mattina dal ruolo di allenatore della Fiorentina facendo quello che ha sempre fatto nella sua esperienza in viola: mettendoci cioè la faccia, rissa in panchina compresa. È ancora il caso Rossi-Ljajic, inevitabilmente, a tenere banco alla vigilia del penultimo turno di campionato di Serie A, quello in cui la Fiorentina si gioca il tutto per tutto nel match verità del Franchi contro il Lecce: un’autentica finale per decidere la salvezza della compagine viola.

Fiorentina-Lecce Una vigilia mai così travagliata per la Fiorentina. Nonostante siano state poche quelle che si sono potute definire veramente tranquille nel corso di questa stagione. La scazzottata tra l’ex tecnico viola e l’attaccante serbo della Fiorentina, da mercoledì fuori rosa, ha portato con sé strascichi importanti e il video che ha testimoniato la scena ha fatto il giro del mondo. «Troppi moralismi, esigo un po’ più di rispetto sia per me che per la mia famiglia. Per dare un giudizio di una persona, devi camminare due giorni con i suoi mocassini. Ferisce più la lingua della spada». Sono state queste le ultime parole di Delio Rossi da allenatore della Fiorentina. All’addio ufficiale Rossi si è presentato ancora con l’abito ufficiale della società gigliata. Una scelta coraggiosa ed emblematica che testimonia, anche nel suo saluto a Firenze, l’attaccamento che l’uomo ha dimostrato alla città e alla causa viola nella sua breve, travagliata e quanto mai intensa esperienza con la Fiorentina. Delio Rossi ha messo tutto se stesso dentro il progetto cercando di traghettare la nave fino in porto, poi lo scoglio Ljajic che non gli ha permesso di ormeggiare. «I tifosi adesso devono stare vicini alla squadra. Manca poco alla salvezza». L’appello finale di Rossi è un passaggio di testimone a team manager Vincenzo Guerini, in panchina per le ultime due partite della Fiorentina e subito in un match decisivo per la stagione della squadra viola: stiamo parlando ovviamente dell’anticipo del sabato (ore 18) contro il Lecce, terz’ultima forza del campionato ma anche ultimo baluardo nella lotta salvezza. Si tratta di una finale, non ci sono altri modi per definirla e per interpretarla, sebbene la Fiorentina abbia a sua disposizione due risultati su tre per conquistare la matematica certezza della permanenza in Serie A. Per la piazza però non ci sono, giustamente, alternative alla vittoria: per regalarsi un’effimera gioia e mettere definitivamente una pietra sopra su un’annata ed una settimana che hanno decisamente abbattuto gli animi già cupi della Firenze calcistica.

Siena-Parma Centrata la matematica salvezza nel match di Roma contro la Lazio, il Siena invece si gode adesso i frutti di una stagione decisamente esaltante per la Città del Palio.
Nell’anticipo di domenica alle 12.30 contro il Parma, all’Artemio Franchi Montepaschi Arena, andrà in scena un’autentica festa ed un incontro che sostanzialmente servirà alla squadra di Sannino per congedarsi dallo stadio di casa nell’anno calcistico 2011-12. In ballo ci potrebbe essere il record di punti per i bianconeri in Serie A, già eguagliato a quota 44. Basterebbe anche un pareggio per consacrare tutti i protagonisti di questa stagione bianconera nella ‘Hall of Fame’ del calcio senese. Poi spazio ai chiarimenti sul calcio scommesse e alle programmazioni sul futuro tecnico e societario del Siena. Con la speranza che la ‘post-saeson’ possa regalare le stesse gioie dell’annata agonistica di Sannino e Co..

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