depressione.jpgMisurare anche in Italia, come accade nel resto del mondo, l’efficacia dei trattamenti psicoterapeutici per la depressione e altri disturbi mentali, in modo da ridurre le prescrizioni di psicofarmaci che hanno subito un incremento, negli ultimi due anni, dello 0,4%; un aumento che vede in testa, tra le regioni, la Toscana dove, nell’ultimo anno sono state consumate 59,6 dosi al giorno ogni mille abitanti contro una media nazionale di 39,6 dosi.

Sarà presentato a Firenze (Hotel Albani dalle ore 9.30), sabato 4 marzo grazie all’Ordine degli psicologi della Toscana, il Sistema Core-Om, (Clinical Outcomes in Routine Evaluetion), strumento standardizzato tradotto in 25 lingue e utilizzato in tutto il mondo che, come sostiene Chris Evans, uno dei suoi autori che per la prima volta sarà in Italia a Firenze, è stato creato per dar voce al paziente, garantire la trasparenza dei trattamenti prescritti e misurare gli esiti in psicoterapia.

Lo strumento, che sarà illustrato durante il convegno “Outcome Measurement and Management in Psychology” e già utilizzato da alcune Asl toscane in via sperimentale, è nato per essere utilizzabile dal maggior numero possibile di persone, sia pazienti che operatori, per far uscire allo scoperto la psicoterapia, troppo spesso chiusa in una stanza. Secondo Evans, che ha tenuto una giornata di formazione per i direttori sanitari venerdì 3 marzo e svolgerà una lectio magistralis «è importante che il modello venga esportato in Italia e venga sempre più utilizzato, in modo da mostrare con dati oggettivi e attendibili la qualità dei servizi di salute mentale».

In Toscana la tematica è di particolare rilevanza, come evidenziato dal rapporto sull’uso di farmaci pubblicato dall’agenzia regionale di sanità nel maggio 2016: mediamente ogni assistito toscano assume, infatti, più di una dose di farmaco ogni giorno, con una maggiore prevalenza delle donne e tra gli anziani degli uomini. I dati a livello nazionale (OsMed) indicano la Toscana come la regione con il maggior numero di dosi prescritte. La minore prescrizioni di trattamenti terapeutici, in alternativa o in accompagnamento alla terapia farmacologica, possono essere, quindi, una interpretazione del fenomeno. Infatti, mentre a livello internazionale il rapporto tra psicologi e psichiatri è solitamente di due a uno, in Toscana il rapporto è inverso, con un tasso del 8,17% di psichiatri ogni 100.000 residenti contro il 4,45% di psicologi (dati sul personale 2015 della regione Toscana). «Per il sistema sanitario è un’esigenza investire in trattamenti che rispondano alla richiesta di salute del cittadino e allo stesso tempo permettano un’ottimizzazione della spesa sanitaria, – afferma Lauro Mengheri, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana – Le ricerche internazionali dimostrano che la psicoterapia porta un miglioramento clinicamente significativo con effetti a lunga durata, superiori ai trattamenti soltanto farmacologici». Il ruolo dello psicologo, infatti, risulta fondamentale nei percorsi di salute, sempre più l’efficacia degli interventi psicologici richiede una valutazione quantitativa che renda misurabile l’effettivo risultato in termini di efficacia e sostenibilità. La psicoterapia è inserita nei LEA (livelli essenziali di assistenza) ed è ormai ampia la letteratura internazionale che valuta l’efficacia degli interventi psicologici.

Il convegno si aprirà con l’introduzione del Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, Fulvio Giardina, che esporrà le nuove prospettive della professione psicologica in ambito sanitario, e vedrà la presenza di un relatore di spicco internazionale, Chris Evans, che presenterà il modello del CORE-OM e la validazione della versione italiana. Il tema degli outcome dei trattamenti psicologici sul territorio nazionale verrà esposta da Daniel De Wet, del settore della salute mentale della Regione Toscana, da David Lazzari, dell’azienda Ospedaliera di Terni, da Nicola Artico, dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest e da Andrea Fagiolini dell’azienda Usl Toscana Sud Est. Coordina i lavori Edi Farnetani, Consigliera dell’Ordine. Chiude i lavori con le considerazioni conclusive il Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Lauro Mengheri. Il convegno prevede la traduzione simultanea degli interventi in lingua inglese e vede il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Psicologi, della Regione Toscana, Sipsot.

Articolo precedente“Ortisti per caso”. Firenze, orto bio aiuta famiglie a mandare figli in gita scolastica
Articolo successivoNel segno di Fabian. Strade Bianche al via, il tratto “Monte Sante Marie” dedicato a Cancellara