La Spagna è stata tra i primi grandi Paesi dell’Unione Europea ad adottare il digitale terrestre. Nell’aprile del 2010 si è spento infatti il segnale analogico, due anni prima della data pianificata dall’Unione Europea ed oltre un anno prima della Toscana. Sull’esperienza maturata nella penisola iberica un confronto con il nostro territorio per capire potenzialità e criticità del digitale terrestre.
 
Campagne informative. Il processo è iniziato nel 2008 in una località della Galizia, al nord della Spagna. Dopo questo primo test l’Ufficio Nazionale della Transizione alla Televisione Digitale, insieme ai governi delle diverse regioni spagnole, hanno dato il via libera ad una campagna d’informazione per far comprendere ai cittadini cosa è la Tv digitale e cosa fare per adattarsi alla nuova tecnologia.
 
La Tv digitale a casa. I requisiti di copertura dettati dal Governo obbligavano i canali privati a raggiungere il 96% della popolazione nazionale mentre, per i canali pubblici, la percentuale è stata del 98%. Tra l’altro, ai cittadini spettava il compito di controllare la copertura nella zona di abitazione per poi adattare la vecchia antenna consultando un tecnico e poi finalmente procedere con la cosa più importante: comprare il ricevitore digitale nel caso non fosse già integrato nel televisore.
 
Più di un anno d’esperienza. José Antonio Quintela, direttore dell’Ufficio Nazionale della Transizione alla Televisione Digitale, ha assicurato che il processo spagnolo di passaggio alla Tv digitale è stato “normale, nonostante le difficoltà”. I risultati dopo questo primo anno sono positivi. Gli spagnoli si sono abituati velocemente alla nuova Tv ed ai nuovi canali nati con essa. 

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