cyyasi5w8aa4fngLa Fiorentina esce sconfitta nel posticipo serale contro l’Inter. Decisivi in negativo per i viola i primi 20′ di gioco in cui i gigliati subiscono quattro gol, dimostrando di aver approcciato malissimo al match, e portandosi dietro un fardello di reti al passivo che si riveleranno decisive fino a fine gara.

La partita di San Siro: errori, confusione e rabbia con l’arbitro Però per raccontare la sfida fra le formazioni guidate da Stefano Pioli e Paulo Sousa bisogna parlare di altro rispetto alle marcature di Brozovic, Candreva Icardi (doppietta), Kalinic ed Ilicic. Perché è giusto innanzitutto sottolineare la confusione tecnico-tattica nelle scelte dell’allenatore portoghese della Fiorentina che ha schierato un undici surclassato a centrocampo per larghi tratti dell’incontro, facendo scelte nelle sostituzioni che vanno annoverate alla voce ‘mistero’, con lasciati in panchina il duo Babacar-Zarate, tanto per fare degli esempi, inserendo prima il giovane Federico Chiesa e poi facendo esordire in serie A il classe ’98 Joshua Perez. Sull’esito finale dei 90′ di gioco da parte ospite ci si lamenta, e non poco, pure alcuni decisivi fischi arbitrali come un mancato rigore sul 3 a 0 per l’Inter per netto fallo in area su Gonzalo Rodriguez, quest’ultimo poi troppo frettolosamente espulso dal direttore di gara, Antonio Damato, dimostratosi totalmente inadeguato per un match di simile importanza. Nel secondo tempo, pur con gli ospiti in dieci contro undici, i gigliati avrebbero anche potuto pareggiare ma sono mancate energie, nervi, e qualche decisione arbitrale maggiormente sensata.

cyyonlkw8aacfotSousa non fa drammi «Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi.-ha sottolineato Paulo Sousa anche con un pizzico di ironia riferito agli errori a suo avviso commessi dal direttore di gara- Abbiamo dimostrato la qualità, il carattere e la personalità per gestire una partita che non era facile gestire. I miei giocatori hanno giocato molto bene, da campioni. Non parlo di arbitri, mai. Finita la partita, per me è finita. L’invito rivolto ai miei giocatori di salutare i nostri tifosi? La nostra curva meritava di essere salutata perchè ha spinto i miei ragazzi e per far si che dessero tutto per vincere la partita. L’approccio sbagliato alla partita? Sono contentissimo della mia squadra perchè abbiamo provato a fare il massimo per vincere la partita. Lotteremo contro tutti e contro tutti, proveremo a cercare di vincere ogni partita. Il traguardo di tornare in Europa rimane, siamo ancora ad un terzo del campionato c’è tempo per tornare a inseguire quell’obiettivo».

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