Domenica grigia per le squadre toscane di Serie A e non solo per le avverse condizioni meteorologiche con cui si sono svolti i match. Zero punti in due, e sconfitte di misura sia per Fiorentina che per Siena.

Udinese-Siena 2-1. Iniziamo dalle note “meno” dolenti. Il Siena di Sannino è tornato a casa dalla trasferta di Udine con zero punti ma anche con la consapevolezza di aver dato qualche grattacapo a quella che ormai è una delle grandi del massimo campionato italiano di calco. 2-1 il punteggio per i friulani con rete decisiva del solito Di Natale, ormai arrivato a quota 7 reti in campionato. Il Siena paga qualche ingenuità di troppo e alcuni errori difensivi che hanno portato alle due realizzazioni per i locali. Alla squadra di Sannino rimane comunque la consapevolezza di aver giocato una buona gara e di essere stata la prima squadra ospite a segnare alla miglior difesa del campionato davanti al pubblico amico: la rete di Bolzoni, anche lui al primo centro in Serie A, è il primo gol subito da Handanovic davanti al pubblico amico. Elementi che non hanno portato a conquistare dei punti ma che danno comunque grande fiducia all’ambiente senese nella rincorsa ai 45 punti e alla quota salvezza.

Chievo-Fiorentina 1-0. Cielo decisamente tempestoso invece sulla Fiorentina e su Sinisa Mihajlovic, la cui panchina torna a traballare dopo la sconfitta per 1-0 con il Chievo. A Verona è andata in campo la brutta copia della Fiorentina vista solo 7 giorni prima in casa con il Genoa. Decisiva la rete di Rigoni per gli scaligeri al 20’ del secondo tempo. Una realizzazione a cui una Fiorentina opaca e senza la dovuta determinazione non è riuscita a rispondere, complici anche le uscite per infortunio di alcuni elementi chiave quali Cassani, Beherami e Natali. Se a tutto questo si aggiungono le esclusioni per motivi disciplinari di Vargas e Kharja il risultato è una pentola a pressione pronta ad esplodere. Mihajlovic rischia il posto ma viene ancora difeso da società e da alcuni elementi della rosa, Jovetic su tutti. Il tecnico serbo momentaneamente resta in sella alla squadra viola ma se non arriveranno risposte alla ripresa del campionato (nel prossimo fine settimana non si giocherà per dare spazio alla Nazionale, ndr) la panchina di Mihajlovic potrebbe saltare molto presto. E a Firenze circola già il nome di Delio Rossi.

Polemiche viola. Ieri sera intanto alcuni tifosi viola hanno manifestato apertamente il loro la loro rabbia per le ultime deludenti prestazioni della Fiorentina, aspettando la squadra fuori dal centro sportivo dopo il rientro in pullman da Verona. Un altro incontro è fissato per domani quando Mihalovic si confronterà direttamente con la tifoseria per spiegare le sue ragioni sul momento no della squadra. Ai tifosi Mihajlovic avrebbe ammesso di non saper più cosa fare per avere più cattiveria dai giocatori in campo ed avrebbe sottolineato le debolezze caratteriali del gruppo. Stando a queste indiscrezioni, sarebbe arrivato quindi un segnale importante di rottura con lo spogliatoio, a una settimana dagli abbracci che i giocatori avevano avuto con Mihajlovic dopo il successo interno con il Genoa. I tifosi hanno invece apprezzato il gesto del tecnico che ha acconsentito ad incontrarli e uscendo dal centro sportivo hanno sottolineato il carattere di Mihajlovic.
Sempre nella nottata di ieri sono arrivate anche le scuse di Montolivo e Gamberini per quelle battute e quelle risate contenute a stento durante il minuto di raccoglimento pregara per commemorare le vittime delle alluvioni. Pizzicati dalle riprese tv i giocatori si sono trovati spalle al muro e si sono dichiarati decisamente dispiaciuti per l’episodio che li ha visti protagonisti. Il caso, ovviamente, è rientrato subito con le scuse pubbliche di Montolivo e Gamberini, ma certo non aiuta a portare serenità in un ambiente decisamente agitato. Come dire, “tanto tuonò che piovve”.

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