Davide Astori
Davide Astori
Davide Astori

Sono ben due i giocatori che da lunedì scorso fanno parte della Nazionale azzurra che fra stasera e lunedì prossimo affronteranno due test amichevoli molto importanti per valutare la condizione psicofisica della rosa guidata da Antonio Conte in vista poi degli Europei che si disputeranno da metà giugno prossimo in Francia. E se Davide Astori ormai è un veterano della squadra capitanata da Gigi Buffon, per Federico Bernardeschi la possibilità di giocare contro Spagna e Germania rappresenta la prima ‘chiamata’ nell’Italia dei piu’ grandi, dopo tante presenze nell’Under 21 di Gigi Di Biagio. «Bernardeschi è contentissimo della prima chiamata in azzurro – ha raccontato  Astori proprio parlando del compagno numero 10 in Fiorentina, ritrovato nei giorni di lavoro a Coverciano – Ha fatto mille domande sulla situazione in Nazionale E’un ragazzo che è cresciuto tanto, non lo conoscevo prima di quest’anno ma posso dire che è un calciatore che lavora, che sono convinto che arriverà lontano. Ha fatto un primo passo importante per lui. Dieci giorni in Nazionale gli faranno capire cosa significa giocare in situazioni molto complicate ed importanti».

Bernardeschi
Bernardeschi

Conte: «Bernardeschi è qui per merito» Della convocazione in azzurro di Bernardeschi ha parlato anche il c.t. della Nazionale, Antonio Conte. «Bernardeschi è qui perchè è una voce che arriva dal campionato come per Jorginho – ha sottolineato il prossimo tecnico del Chelsea- E’ qui per merito, non c’è nessun premio, non c’è tempo per perdere del tempo. E’ qui perchè voglio tastarlo, voglio capire se è utile per il presente o per il futuro. Voglio allenarlo per capire se ha caratteristiche che possono tornarci utili. Bernardeschi è qui per la capacità di sapersi sacrificare oltre che per le capacità tecnico-tattiche che ha dimostrato. Non è un premio». Tornando ad Astori quest’ultimo ha anche approfittato per tornare sul momento in casa viola, dopo due pareggi consecutivi della Fiorentina contro Verona e Frosinone che hanno allontanato i gigliati dal sogno terzo posto. «I punti dicono che la Champions League è lontana, ma mancano sette partite – ha aggiunto l’ex centrale difensivo del Cagliari – E’ difficile prendere la Roma perchè l’andamento dei giallorossi al momento è da squadra che potrebbe vincere lo scudetto. Sarà difficile agguantarli, la Roma è sulla carta piu’ forte di noi ma abbiamo dato tante sorprese ad inizio campionato quindi possiamo farne altrettante da qui alla fine. Siamo delusi per i risultati perchè abbiamo reagito ad una prestazione come sappiamo anche noi pessima in casa contro il Verona. Abbiamo affrontato domenica scorsa una squadra che ha fatto il 90% dei suoi punti in casa. Il campo di Frosinone è difficile, lento, che mette in difficoltà soprattutto le squadre che giocano palla a terra come noi. Sappiamo che potevamo fare meglio, e qualcosa in piu’ ma all’interno del gruppo rimaniamo fiduciosi perchè abbiamo visto che come Fiorentina non abbiamo mollato dopo la prima partita di difficoltà che abbiamo avuto». Astori poi ha difeso in particolare il portiere viola Tatarusanu, al centro di molte critiche per alcuni interventi che potevano portare nelle ultime partite al gol gli avversari della formazione gigliata. «La critica non capisce che Tatarusanu fa l’80% del nostro bel gioco, noi dobbiamo sempre difenderlo rischiando magari qualcosa di troppo -ha aggiunto Astori- Contro il Frosinone forse siamo stati un po’ superficiali nel capire che in questo campo di Frosinone era molto difficile giocare la palla fra portiere e difensore. Quando dopo i primi venti minuti lo abbiamo capito, abbiamo rischiato molto meno. Kalinic? Ci sono momenti difficili, abbiamo affrontato due squadre molto difensive. Kalinic oggi è stato piu’ sfortunato che poco bravo, credo che tornerà presto a fare gol. Non penso che qualcosa si sia rotto nello spogliatoio, perchè se l’avessimo, giocheremmo palla lunga e pedalare. Noi crediamo ancora nella nostra identita’ di gioco. Gli avversari ci conoscono molto meglio, è difficile coglierli di sorpresa, abbiamo ancora sette partite per dimostrare di essere una bella Fiorentina, che gioca bene come abbiamo fatto per gran parte della partita pure contro il Frosinone».

Firicano: «Non è giusto rimpiangere Rossi» Nelle ultime ore ha parlato del momento difficile, soprattutto in zona gol della Fiorentina, un ex difensore gigliato quale è Aldo Firicano. «Kalinic purtroppo non è piu’il giocatore entusiasmante e travolgente dell’andata – ha spiegato – Ilicic ha tanto talento ma è molto discontinuo, Bernardeschi e Zarate non stanno incidendo. Mancano gli attaccanti che abbiano lo spunto giusto in gare difficile da sbloccare come lo sono state quelle contro Frosinone e Verona. Non è giusto rimpiangere Rossi però tutti gli elementi che giocano in fase offensiva condizionano il rendimento della Fiorentina. Kalinic all’andata ha avuto un rendimento al di là dei suoi standard perchè da altre parti aveva sempre fatto bene, ma non era un bomber alla Higuain capace di mantenere una costanza di rendimento per tutto il campionato. Babacar per me è la vera delusione. Forse proprio la squalifica di Kalinic contro la Sampdoria potrebbe rilanciare il senegalese che nel finale di campionato ci auspichiamo svolti finalmente, dopo tante partite negative. Sono un suo estimatore, mi aspettavo che esplodesse, speriamo che lo faccia nelle ultime gare anche perchè a mio avviso i veri problemi attuali della Fiorentina riguardano esclusivamente l’attacco».

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