FIRENZE – Finora è rimasto abbastanza nascosto, cercando di creare una reta che lo possa supportare non appena sarà candidato.
A questo giro però Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, è passato all’attacco. In un’intervista a Controradio, ha espresso critiche dure sul patto tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, considerato fragile e contraddittorio, definendo un “sussulto di dignità” il fatto che alcuni partiti come Azione e Italia Viva abbiano messo in dubbio l’intesa tra Pd e M5S e sottolineando come nel Pd “siano disposti a firmare tutto e il contrario di tutto”.
Tomasi ha puntato il dito contro l’apparente incoerenza del Pd, pronto a rivedere il piano sui rifiuti approvato pochi mesi fa, mentre il Movimento 5 Stelle, un tempo opposizione, oggi pone “una questione morale”, chiedendo agli alleati di sottoscrivere un “patto di legalità e moralità”. “Si mente sapendo di mentire”, ha affermato, riferendosi alla proposta del reddito di cittadinanza in una Regione con un miliardo di euro di sbilancio.
In vista delle elezioni regionali in Toscana del 12 e 13 ottobre, Tomasi ha ribadito la volontà di competere per vincere e non semplicemente per “partecipare”. Pur in attesa dell’ufficializzazione della sua candidatura come governatore per il centrodestra, il sindaco ha annunciato l’avvio della campagna elettorale, supportata da una lista civica composta da persone lontane dalla militanza politica tradizionale. “È un valore aggiunto”, ha detto, respingendo le polemiche sulla natura troppo civica della lista e sottolineando che l’obiettivo comune è “c ambiare la Regione”.
Nel suo intervento Tomasi ha toccato uno dei temi centrali del programma elettorale: la sanità. “Il sistema sanitario toscano rischia il collasso” a causa dell’invecchiamento della popolazione e di un debito pubblico che si attesta intorno ai 200 milioni di euro all’anno. “Serve una riforma strutturale, tagliando le spese improduttive e trasformandole in servizi”, ha spiegato.
Un’altra priorità sarà il sostegno ai giovani perché “possano vivere, lavorare e studiare in Toscana”: questo significa – ha aggiunto – garantire accesso alla casa attraverso l’edilizia residenziale sociale e aiuti sugli affitti, diritto allo studio e creare condizioni favorevoli per attrarre investimenti e opportunità di lavoro. Su questo punto, Tomasi ha attaccato il governo nazionale guidato da Giorgia Meloni per aver eliminato il contributo affitto, definendolo “una sciocchezza”.
Infine, il candidato del centrodestra ha puntato il dito sulla gestione del patrimonio immobiliare pubblico in Toscana, segnalando la presenza di circa 5.000 appartamenti sfitti in condizioni di manutenzione carente. “Quando il patrimonio è in questo stato, la responsabilità è anche di chi ha governato finora la Regione”, ha concluso.