FIRENZE – Sul piatto regionale per l’emergenza abitativa ci sono 90 milioni. Al centro del piano due interventi. Il primo, da 29,5 milioni di euro, permetterà la realizzazione ex novo di circa 150 nuovi alloggi.

Il secondo, da 10 milioni di euro, sarà rivolto invece al patrimonio esistente: i fondi permetteranno il ripristino di circa 500 alloggi Erp attualmente sfitti (con priorità per quelli vuoti). Gran parte delle risorse (29,5 milioni su 40) arriveranno dal bilancio regionale: di 10 milioni sarà il contributo del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021/2027, il cui accordo è stato recentemente siglato.

Complessivamente oggi la Toscana può contare su circa 50 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica, compresi quelli al momento sfitti da ristrutturare: edifici di proprietà dei Comuni, gestiti in forma associata attraverso undici gestori. Trecentomila sono le famiglie con un Isee, l’indicatore che misura reddito e patrimonio, inferiore a 16.500 euro, che è il limite per chiedere un alloggio Erp: tra questi 92 mila hanno redditi da povertà assoluta.

“Ci siamo assunti un impegno che si declina principalmente in due azioni – ha affermato l’assessore regionale Serena Spinelli – l’efficientamento delle risorse già a disposizione del sistema da un lato e un’iniezione di nuove risorse dall’altro. E’ un impegno che assumiamo come Regione, visto che a livello nazionale non sta arrivando nessun tipo di erogazione per l’edilizia residenziale pubblica”.

Il pacchetto di interventi si completa con i fondi previsti dal piano di interventi complementari al Pnrr: complessivamente sono 93 milioni di fondi grazie ai quali si interverrà sulla manutenzione, l’efficientismo energetico e il miglioramento sismico di circa 2.700 alloggi. Attualmente siamo quasi a metà strada: 40 milioni sono stati già erogati. Il cronoprogramma che dovrebbe condurre tutte le opere a conclusione entro il marzo del 2026 è stato sin qui pienamente rispettato.

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